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La Lega rilancia la pace fiscale 2, ma il M5S si oppone: “Con noi non passerà nessun condono”

La Lega è al lavoro per la pace fiscale 2. Lo afferma il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci. Per evitare le accuse di promuovere nuovi condoni, il Carroccio starebbe pensando ad una versione light, con la quale spingere per far riemergere i redditi non dichiarati con una sorta di rielaborazione del saldo e stralcio, senza però ricorrere a scudi penali.
A cura di Annalisa Girardi
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In foto: Massimo Bitonci e Matteo Salvini.
In foto: Massimo Bitonci e Matteo Salvini.

La Lega sta lavorando alla pace fiscale 2. Lo afferma a Sky Tg24 il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci, commentando i possibili scenari in cui verrà realizzata la prossima manovra economica. Il partito di Matteo Salvini starebbe pensando ad un vero e proprio pacchetto fiscale da introdurre in autunno: "Abbiamo fatto un tavolo la settimana scorsa, ne faremo un altro tra un paio di giorni e gli uffici stanno elaborando alcuni modelli", specifica Bitonci. Fra questi ci sarebbero anche la flat tax al 15% per i redditi medi e una soluzione a quoziente familiare, come già annunciato nei giorni scorsi.

In particolare, però, si starebbe studiando una specie di rielaborazione del saldo e stralcio e altre misure per ridurre il contenzioso e favorire i contribuenti in difficoltà. Il decreto fiscale dell’anno scorso ha avuto dei risultati assolutamente ottimi, con 38 miliardi di cartelle lavorate, 21 miliardi di incassi previsti e 1 milione e 700mila contribuenti che hanno aderito alla pace fiscale", ha aggiunto Bitonci, confermando che per questo motivo "stiamo scrivendo la pace fiscale 2". Secondo il piano della Lega, si potrebbe saldare pagando il 16%, il 20% o il 35% e cancellare in questo modo non solo eventuali sanzioni, ma anche il debito originario. Si starebbe lavorando anche per la riemersione del contante: in questo senso si starebbe spingendo per i pagamenti tracciabili, pensando ad un azzeramento di commissioni per le transazioni con bancomat e carte di credito sotto i 30 euro.

Ci sarebbe anche l'ipotesi di un rilancio della dichiarazione integrativa speciale, un punto su cui però il Movimento Cinque Stelle ha sempre espresso la propria opposizione. "Con noi nessun condono passerà mai. Piuttosto bisognerà intensificare la lotta, fino al carcere, contro i grandi evasori. Non è giusto che a pagare le tasse di chi ha evaso arricchendosi alle spalle del Paese siano famiglie e classe media", avrebbero detto fonti pentastellate secondo quanto riporta Adnkronos. Proprio per evitare l'accusa di effettuare nuovi condoni, la Lega starebbe però pensando ad una versione light della pace fiscale, con la quale si potrebbe spingere per far emergere i redditi non dichiarati, ma senza scudi penali o sui capitali all'estero.

"Sulle tasse ieri ho sentito parlare di condoni. Il Movimento di condoni non ne fa e non ne farà mai e troviamo assurdo che, quando si parla di tasse, il primo pensiero di qualcuno sia fare dei regali ai grandi evasori. Per noi i grandi evasori vanno in carcere", ha commentato Luigi Di Maio su Facebbok. Poi ha aggiunto: "Piuttosto vi dico con certezza che l’Iva non aumenterà e che taglieremo il costo del lavoro per aiutare le imprese. Sulla Flat Tax aspettiamo ancora le coperture. Non c’è un piano, ma per noi si fa. Basta che per farla non si aumenti l’Iva, appunto, o si tolgano soldi già in tasca agli italiani, perché sarebbe una presa in giro che già abbiamo visto per molti, molti anni".

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