La Guardia di Finanza negli uffici di Fitch
Gli uomini delle Fiamme gialle stanno compiendo degli accertamenti negli uffici milanesi della società di rating Fitch. Le verifiche sono state disposte dalla procura di Trani, la stessa che qualche giorno fa aveva inviato i militari negli uffici di Standard & Poor's.
Di recente, il responsabile delle relazioni esterne di Fitch Alessandro Settepani, a margine di un'audizione alla Commissione finanze di Montecitorio, aveva prospettato in maniera abbastanza convinta l'eventualità di un declassamento della società di rating nei confronti del nostro Paese. "Ci sono buone possibilità" aveva sentenziato in quell'occasione. L'Italia, per Fitch, è in "rating watch negative". La decisione dell'agenzia, poi, arriverà entro fine gennaio.
Non solo Settepani. La settimana scorsa, nel corso di un programma televisivo, il responsabile del rating sul debito sovrano di Fitch David Tiley, stuzzicato dal presentatore su un eventuale declassamento del nostro Paese da parte dall'agenzia da lui rappresentata, ha risposto di esser convinto che "l'Italia, così come altri paesi, tipo la Spagna, sia ad elevato rischio finanziario. Stiamo rivedendo il rating, c'è il timore di un declassamento più avanti nel corso del mese". Un eventuale declassamento dell'Italia, per Tiley, sarebbe stato da imputare ai risultati poco incoraggianti dell'Eurogruppo dello scorso dicembre, nel quale, a suo dire, non fu fatto abbastanza per arginare la crisi dell'Eurozona.
La procura di Trani, intanto, continua a lavorare sull'indagine che vede coinvolta Standard & Poor's e, in maniera minore, Moody's. Secondo gli inquirenti S & Pavrebbe alterato il mercato fornendo “giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti” sul sistema economico e finanziario italiano. E l'inchiesta vede già 6 persone indagate: si tratta di 3 analisti si Standard & Poor's, di un dirigente di Moody's e dei due responsabili legali delle due agenzie sul territorio italiano.