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La bolletta elettrica cambierà in base alle contrattazioni in borsa

In Svezia e Finlandia è già realtà, in Spagna partirà ufficialmente da ottobre. Ma in realtà ’idea del legame tra costi finali e contrattazioni di borsa non piace a tutti.
A cura di B. C.
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La bolletta dell'elettricità cambierà ogni ora, scrive oggi il Sole 24 Ore. Le valutazioni varieranno in base a come in quel momento stanno andando le contrattazioni della borsa elettrica, vale a dire n il sistema organizzato di offerte, di vendita e di acquisto di energia elettrica. Una nuova formula voluta direttamente dalla Comunità europea e già sperimentata dai paesi scandinavi. La prossima applicazione riguarderà, dal prossimo ottobre, la Spagna. In Italia? “Nonostante la diffusione più massiccia d'Europa dei contatori elettronici e le gestiti, presupposto essenziale per lanciare un'operazione di questo genere, da noi la questione non sembra ancora agli onori della cronaca, forse a causa di un dibattito fermo sulla prima sgrossatura di un sistema tariffario ancora legato ai rigidi schemi ante-liberalizzazione delle tariffe di maggior tutela caratterizzate, come stranoto, da rigidi e anacronistici sussidi incrociati”, si legge nel pezzo di Federico Rendina.

In Spagna il nuovo sistema delle tariffe orarie partirà presto, come prevede  un regolamento del Governo iberico pubblicato il 4 giugno scorso. Dal 1° luglio i gestori di elettricità dovranno raccogliere i dati orari relativi ai consumi di ciascun cliente. Quindi il 1° ottobre dalla mole di dati e dai sistemi per la loro aggregazione verrà avviata la fatturazione oraria per tutti i clienti che in Spagna disporranno di un contatore elettronico (10 milioni secondo i numeri Quotidiano Energia, cioè un terzo del totale). “Gli ‘abili’ che hanno contratti con potenza impegnata fino a 10 kilowatt, tipicamente le famiglie o le piccolissime imprese, potranno scegliere la tariffa regolata “precio voluntario del pequeño consumidor” (Pvpc), che si baserà sul prezzo orario generato dalla locale borsa elettrica a cui sarà aggiunto supplemento per i cosiddetti oneri di sistema, ovvero tutte le addizionali relative alle altre voci che pesano sulla bolletta e che non riguardano direttamente il costo dell'energia. Le utenze tra i 10 e i 15 kW di potenza potranno optare invece tra un'offerta di questo genere o altre offerte come quelle che prevedono una tariffa fissa annua” precisa il quotidiano economico.

In realtà gli analisti sembrano storcere il naso di fronte all’idea della tariffazione oraria delle bollette elettriche. Per quanto buona, l’idea del legame tra costi finali e contrattazioni di borsa si scontra con problemi tecnici e amministrativi: “Pensiamo ad esempio al nostro mercato – spiega Rendina – caratterizzato sì da una diffusione massiccia, quasi totale, dei contatori elettronici telegestiti, nei quali siamo addirittura all'avanguardia mondiale non solo per la diffusione ma anche nella realizzazione tecnologica: l'Enel sta addirittura esportando i suoi in Cina e già pensa ad un sistema ancora più evoluto, da sviluppare in sinergia operativa e infrastrutturale con il progetto di telecomunicazioni a larga banda di cui l'Italia sta faticosamente cercando di dotarsi”.

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