La benzina torna vicina ai 2 euro al litro, come ottenere il bonus da 200 euro
Nonostante la riduzione delle accise il prezzo dei carburanti continua a salire. La benzina torna così molto vicina alla soglia psicologica dei 2 euro al litro, dopo essere arrivata a marzo al picco di quasi 2,5 euro in alcune zone d'Italia. Solo oggi, sulla scia dell'aumento delle quotazioni internazionali visto l'embargo del petrolio russo, Eni ha aumentato di cinque centesimi al litro i prezzi di benzina e gasolio, IP di un centesimo, Q8 di quattro e Tamoil addirittura di sei.
Secondo l'ultima media rilevata dall'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, così, la benzina self service è arrivata a 1,969 euro al litro (con picchi di 1,986), mentre il gasolio è a 1,879 euro al litro (con picchi di 1,986). Quanto al servito si è già sopra i 2 euro: 2,1 per la benzina e 2,015 per il diesel.
Per contrastare questi aumenti i lavoratori italiani attendono con ansia il nuovo bonus benzina, introdotto dal governo nel decreto Ucraina bis. Il contributo vale fino a 200 euro e potrà essere fornito direttamente dalle aziende. Per questo non servirà fare domanda: saranno le singole società a scegliere se riconoscere o meno ai propri dipendenti l'aiuto. Il buono spetta quindi ai dipendenti di aziende private o di datori di lavoro privati (come nel caso degli studi professionali).
Il bonus può essere messo a disposizione dei dipendenti entro la fine dell'anno, quindi il 31 dicembre 2022, ma i lavoratori non dovranno per forza utilizzarlo entro quella data. Infatti il limite di scadenza è variabile e dipenderà da buono a buono. In ogni caso i datori di lavoro possono decidere di concedere un buono dal valore anche inferiore di 200 euro. L'unica forma di "guadagno" per loro è che il bonus è esente dalle imposte sui redditi. Inoltre si affianca e non partecipa alla formazione del tetto massimo previsto per i “fringe benefits” dei dipendenti, la cui soglia è di 258,23 euro.