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La Bce alza i tassi d’interesse dello 0,25%. Trichet: “Tenere sotto controllo l’inflazione”

La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse, portandoli all’1,25%. Trichet giustifica l’aumento perché legato alle “attuali condizioni molto accomodanti della politica monetaria”. Ma i consumatori insorgono.
A cura di Alfonso Biondi
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Banca centrale europea

La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi d'interesse di riferimento di un quarto di punto, portandoli all'1,25%. L'ultimo provvedimento simile risale a due anni fa: è dal luglio del 2008, infatti, che il Consiglio direttivo non ritoccava verso l'alto il costo del denaro. Nel maggio 2009, invece, l'Eurotower intervenne sui tassi abbassandoli dello 0,25% e portandoli al minimo storico dell'1%. La Banca europea ha inoltre reso noto che sono stati rialzati, rispettivamente allo 0,50% e al 2% anche il tasso sui depositi e quello marginale dallo 0,25% e dall'1,75%.

La decisione era attesa da tempo e come ha affermato il Presidente della Bce Jean Claude Trichet è legata alle "attuali condizioni molto accomodanti della politica monetaria". Nonostante l'aumento deciso dalla Banca, secondo il Presidente, i tassi restano comunque bassi e favorevoli all'attività economica.Trichet ha poi spiegato che la Banca dovrà sorvegliare in maniera molto attenta gli sviluppi della situazione economica e dell'inflazione in particolare, considerando i "rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi". Le sue affermazioni hanno fatto risuonare all'orecchio di qualche addetto ai lavori la possibilità di nuovi rialzi dei tassi nel breve-medio periodo. Questa, tuttavia, rimane solamente un'ipotesi che al momento non trova conferma.

Sul versante consumatori l'aumento dei tassi non è stato accolto con particolare euforia. Il Codacons parla di una vera e propria stangata in arrivo per le famiglie che pagano un mutuo a tasso variabile che, si troveranno a dover pagare circa 204 euro in più all'anno (17 euro in più al mese). Il Codaconcs stima che le famiglie messe in difficoltà da questo provvedimento ammontino a circa 30mila e si scaglia contro la Bce, che "è stata costretta a prendere questo provvedimento per colpa dei governi europei che non hanno preso misure antinflazionistiche di politica fiscale, demandando alla sola politica monetaria il controllo dei prezzi". Insomma, dopo gli ultimi dati Istat sull'aumento dell'inflazione, per le famiglie arriva un'altra notizia tutt'altro che incoraggiante.

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