Ocse certifica ripresa per l’Italia. E grazie al Jobs Act scende la disoccupazione
"La ripresa in Italia sta gradualmente prendendo velocità, e il Pil crescerà dell'1,4% nel 2016 e 2017". Lo assicura l'Ocse, nel suo Economic Outlook, ritoccando al rialzo di 0,1 punto percentuale le stime della nostra economia rispetto a settembre. "Il mercato del lavoro sta migliorando, e aiuta a spingere i consumi verso l'alto", spiega l'organizzazione, che sottolinea anche "il miglioramento della fiducia di famiglie e imprese e il trend positivo della produzione industriale". Il Prodotto Interno Lordo quindi "crescerà nei prossimi due anni con l'aumento del potere d'acquisto delle famiglie", e "il rimbalzo degli investimenti potrebbe essere più elevato del previsto, soprattutto se sarà costituita una società di asset management per acquisire i prestiti in sofferenza e il mercato immobiliare residenziale si riprenderà più in fretta".
Diminuisce deficit pubblico
Anche il deficit pubblico in Italia, secondo l'Ocse, "continuerà a diminuire, con la ripresa economica che aumenta gli introiti fiscali e l'onere per interessi sul debito pubblico che cala", e passerà dal 2,6% del Pil nel 2015 a 2,2% nel 2016 e 1,6% nel 2017. Anche il debito pubblico, dopo il picco del 2015 a 134,3% del Pil, scenderà al 133,5% nel 2016 e 131,8% nel 2017. Buone notizie anche guardando alla situazione dell’occupazione. Per l'Ocse il tasso di disoccupazione in Italia scenderà dal 12,3% di quest'anno all'11,7% nel 2016 e all'11% nel 2017.
Bene Jobs Act e sgravi per assunzioni
L'Organizzazione parigina si sofferma poi sul Jobs act e sugli sgravi per le assunzioni, che "stanno trainando la svolta del mercato del lavoro e hanno portato a un rilevante aumento dei nuovi contratti a tempo indeterminato “. Elementi che hanno “ampliato le reti di sicurezza sociale, rendendo la crescita più inclusiva". Nel complesso, però, "le prospettive di crescita globale si sono fatte più fosche quest'anno", e in particolare "le economie dei Paesi emergenti sono una fonte chiave di incertezza, dato il loro ampio contributo al commercio globale e alla crescita del Pil".
Okay riforme scuola e PA
Sarà inoltre "fondamentale" l'istituzione di un'Agenzia Nazionale del Lavoro, in quanto le politiche attive si riveleranno cruciali per diminuire la disoccupazione strutturale. "Le riforme approvate o in corso di approvazione sulle bancarotte, sul sistema scolastico, sulla concorrenza e sulla pubblica amministrazione rafforzeranno le prospettive di crescita", aggiunge l'Ocse, "sono necessarie ulteriori iniziative per chiudere i ‘gender gap' incoraggiando la partecipazione della forza lavoro femminile e per abbassare la disoccupazione giovanile, che resta elevata".