video suggerito
video suggerito

L’Italia torna in deflazione, prezzi in calo anche nel carrello della spesa

Come segnala l’Istat, dopo nove mesi l’Italia torna in deflazione: a febbraio prezzi in calo dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua.
A cura di Antonio Palma
1 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo nove mesi di crescita, anche se minima, i prezzi al consumo in Italia tornano nuovamente a scendere. È quanto segnala l'Istat diffondendo i dati sull'inflazione relativi al mese di febbraio 2016. Confermando le stime preliminari che già parlavano di deflazione, l'istituto nazionale di statistica infatti avverte che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, a febbraio diminuisce dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua. L'inflazione acquisita per il 2016 quindi al momento è pari a -0,6%.Secondo l'Istat a influire su questi dati è una dinamica congiunturale dell'economia del nostro Paese caratterizzata da cali dei prezzi diffusi a quasi tutte le tipologie di prodotto.

Il dato è ancora più negativo soprattutto se raffrontato con lo stesso periodo dell'anno scorso quando al contrario tutte le tipologie di prodotto segnarono una ripresa dei prezzi rispetto al mese precedente. Un calo generalizzato dunque che ha coinvolto anche i prezzi del cosiddetto carrello della spesa cioè i prodotti ad alta frequenza di acquisto. Questi ultimi infatti diminuiscono dello 0,3% in termini congiunturali e dello 0,8% su base annua (era +0,1% a gennaio). In particolare i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a gennaio e dello 0,4% su base annua (a gennaio era +0,3%).

A pesare più degli altri su questo calo dell'inflazione in Italia però sono i Beni energetici non regolamentati (che accentuano la flessione tendenziale da -5,9% di gennaio a -8,5% di febbraio), gli Alimentari non lavorati (-1,2%, da +0,6% di gennaio) e i Servizi relativi ai trasporti (-0,7%, da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza pur indebolendosi, l'inflazione di fondo, cioè quella al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, rimane positiva. Sempre secondo l'Istat, rispetto a febbraio 2015, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,7% e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,7% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a gennaio 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di quattro decimi di punto percentuale.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views