L’Italia ottavo esportatore di armi al mondo
Se c'è un settore in cui l'Italia continua a brillare è quello della vendita di armi: malgrado la crisi abbia messi in ginocchio ogni comparto dell'industria "made in Italy", per quanto concerne quella bellica si continuano a fare affari d'oro. Secondo un dossier realizzato dalla IHS Inc.- che analizza le tendenze del mercato globale degli equipaggiamenti militari prendendo in esame 65 stati e una mole di 40mila consegne – il nostro paese si posiziona al sesto posto nel ranking mondiale dei principali esportatori dietro a Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito e Germania, e davanti a colossi come Israele e Cina. Il dato si riferisce all'export del 2014, mentre nel 2013 eravamo ottavi. Anche le nostre aziende svettano: Finmeccanica è infatti la decima nella classifica riguardante le società, dominata da Boeing, Lockheed Martin (costruttrice dei famigerati caccia F-35) e Raytheon. Lo scorso anno eravamo fuori dalla "top ten".
Nel 2014 il commercio mondiale si sistemi di difesa è aumentato per il sesto anno consecutivo, raggiungendo la quota record di 64mila miliardi di dollari, in crescita del 13,4% rispetto al 2013: "L'escalation – ha spiegato Ben Moores, analista di IHS – è dovuta alla domanda senza precedenti proveniente da economie emergenti in Medio Oriente e Asia". Il boom, in particolare, è dovuto all'acquisto di velivoli da guerra.
Il ranking mondiale delle importazioni vede al comando per il 2014 l'Arabia Saudita, davanti ad India, Cina, Emirati Arabi Uniti e Taiwan. Balza all'occhio come nessuna tra le principali economie occidentali rientri nelle prime dieci posizione della classifica, a dimostrazione che ad armarsi fino ai denti in questa fase storica sono prevalentemente paesi emergenti. A beneficiarne sono gli Stati Uniti, che da soli forniscono un terzo di tutte le esportazioni mondiali. Secondo gli analisti, inoltre, Arabia Saudita ed Emirati Arabi hanno importato da soli più di quanto abbia fatto tutta l'Europa: "L'Arabia ha incrementato le spese militari del 54% dal 2014 al 2013. Importante anche il balzo della Cina, passata dall'essere il quinto importatore del mondo al terzo: Pechino continua ad acquistare materiale aerospaziale dalla Russia e il suo budget è destinato ad aumentare anche nel 2015".
