L’Italia è in recessione tecnica
Nel quarto trimestre del 2011 il prodotto interno lordo del nostro Paese ha subito una contrazione dello 0,7% rispetto al terzo trimestre dello stesso anno e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre del 2010. E' questo quanto rivela l'Istat nella stima preliminare. Il Pil risulta essere in calo per due trimestri consecutivi: si può quindi parlare di recessione tecnica. Si torna così alla recessione dopo poco più di 2 anni, dato che l'ultimo periodo di recessione era terminato nel secondo trimestre del 2009. Rispetto al +1,4% fatto registrare nel 2010, la crescita dell'Italia nel 2011 ha subito una battuta d'arresto, attestandosi, complessivamente, a un modesto +0,4%. Praticamente un punto percentuale in meno. Le stime del governo avevano invece previsto una crescita dello 0,6% (dato grezzo).
Giù anche il Pil dell'Eurozona e dell'Europa a 27- A scendere, però, non è solamente il prodotto interno lordo del Paese, ma anche quello dell'Europa. In base alla stima flash pubblicata oggi dall'Eurostat, il Pil dell'Eurozona (Europa a 17) è sceso dello 0,3% nel quarto trimestre del 2011 rispetto al trimestre precedente, nel quale il Pil era salito dello 0,1%. Su base annua, rispetto cioè al quarto trimestre del 2010, il prodotto interno lordo di Eurolandia risulta invece aumentato dello 0,7%. Anche l'Europa a 27- quella cioè formata sia dai Paesi che fanno parte della zona Euro che da quelli che non ne fanno parte ma che appartengono comunque all'Unione europea- ha fatto segnare un calo del Pil dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, nel quale il Pil era cresciuto dello 0,3%. Rispetto al quarto trimestre del 2010, il Pil dell'Europa a 27 risulta essere aumentato dello o,9%.
Scende il debito pubblico- Intanto da Bankitalia fanno sapere che il debito pubblico del nostro Paese è passato dai 1.904,8 miliardi del novembre 2011 ai 1.897,946 miliardi di dicembre 2011 , scendendo quindi di circa 6,5 miliardi. Il supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica, però, sottolinea anche che, rispetto alla fine del 2010, il debito è aumentato di quasi 3 punti percentuali (2,98%). In soldoni, parliamo di ben 55 miliardi di euro. Nel 2011, infine, le entrate tributarie sono salite dell'1,6%, per un totale di 403,110 miliardi di euro.