L’imprenditore a Milano? Si chiama Mohamed
L'imprenditore milanese tipo si chiama Mohamed. Nel capoluogo lombardo, infatti, il nome – straniero – risulta essere il più diffuso fra le piccole imprese, scalzando l'italiano "Giuseppe" dal primo posto del podio. E' quanto emerge da un'elaborazione del Lab MiM della Camera di commercio di Milano sul Registro imprese, relativa alle ditte individuali nate nel 2012 e ancora in attività a febbraio 2013. Se Mohamed è il nome più diffuso con 1595 proprietari di ditte e attività, Giuseppe risulta essere secondo con 1383 presenze, davanti a "Marco" e "Maria", rispettivamente terzi (con 1131 imprese) e quarto (1095). C'è da dire che tra le imprenditrici di nome "Maria", 102, circa una su dieci è straniera. Tra i primi 15 nomi imprenditoriali, per la prima volta appaiono "Ahmed" (615 imprese, +91). Tra i nomi che crescono maggiormente c'è anche "Luca" (+33 imprese), "Andrea" (+18) e tra le donne "Silvia" (+15) e "Cristina" (+11).
Cresce dunque il numero degli stranieri che si mettono in proprio: sono 34.278 le imprese non italiane a Milano (ovvero imprese con partecipazione di controllo e di proprietà detenuta in misura superiore al 50% da persone non nate in Italia), pari al 12% delle attive (+0,8% in un anno.)Più che nel resto della Lombardia dove la media è del 9,9 per cento e del panorama nazionale dove è del 8,4 per cento. Nel corso dell’ultimo anno sono cresciute del 7,4%, con saldo tra imprese iscritte e cessate pari a +2.523 unità (pari al 42% del totale). Inoltre, durano in media quasi nove mesi in più rispetto a quelle italiane, e se i proprietari sono marocchini, egiziani o ecuadoregni anche fino a 18 mesi in più. A livello settoriale, queste aziende operano sopratutto nei servizi (37,5%, soprattutto ristorazione), un terzo nel settore manifatturiero, seguono il commercio e le costruzioni. Complessivamente occupano quasi 74 mila addetti pari al 4% del totale di occupati a Milano.