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L’aut aut di Moody’s: c’è il rischio di default multipli nella zona euro. E l’FMI non aiuterà l’Italia

L’agenzia di rating lancia l’allarme. Misure urgenti o c’è la possibilità di crac multipi nella zona euro. Il Financial Times conferma: “L’Eurozona ha solo 10 giorni di tempo per evitare il collasso”. E come se non bastasse il Fondo Monetario smentisce ogni voce di trattativa con l’Italia per gli aiuti finanziari. ‎.
A cura di Biagio Chiariello
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l agenzia di rating fa paura alla europa

Il Financial Times oggi si apre con un editoriale quasi apocalittico: «L'Eurozona ha davvero pochi giorni per evitare il collasso», dieci per la precisione secondo Wolfgang Munchau. A spingere il co-direttore del FT a tale ipotesi sono stati gli eventi economico-finanziari dell'ultimo periodo: dal rialzo dei tassi dei paesi core al fallimento dell' asta dei Bund tedeschi, passando per l'incremento dei rendimenti dei titoli di stato spagnoli e italiani a breve termine ei tagli nel settore bancario. In poche parole: stiamo quasi «entrando alla fine della partita». Termini che vanno ad aggiungersi a quelli già poco promettenti del NYT in merito al tracollo dell'Euro.

Non è certo un caso se la notizia economica del giorno è l'allarme rosso lanciata da Moody's sull'Europa. Secondo l'agenzia di rating «la rapida escalation» dei debiti sovrani e bancari nell'Eurozona «minaccia le posizioni di tutti i Paesi europei». Moody's, che lo scorso mese ha operato un taglio dei titoli di stato dell'Italia da Aa2 ad A2, sottolinea come l'aggravarsi della situazione politica in Grecia e in Italia, congiunta al peggioramento delle prospettive economiche complessive di Eurolandia, abbia portato alla «verosimiglianza di scenari persino più negativi», e quindi «la probabilità di default multipli» in diverse nazioni è qualcosa di sempre più concreto.

Quello di Moody's è quasi un ultimatum: in assenza di provvedimenti che nel breve termine consolidino i mercati, i giudizi sui Paesi dell'area della moneta unica e dell'UE potrebbero subire una revisione nel primo trimestre del 2012. «La zona euro ha punti di forza finanziari ed economici – conclude l'agenzia internazionale – ma la debolezza istituzionale continua a frenare la conclusione della crisi e gravasui rating. Eurolandia è vicina a un bivio che la porterà o verso una più stretta integrazione o verso una maggiore frammentazione».

E non è tutto. Al monito di Moody's, si aggiunge la smentita del Fondo Monetario Europeo in merito alla possibilità di aiuti finanziari all'Italia. «Non vi sono discussioni in corso con l'Italia per un piano di finanziamenti da parte dell'Fmi». Il comunicato è di un portavoce dell'organizzazione istituzionale, che da Washington ha risposto alle voci riportate da La Stampa secondo cui l'Fmi avrebbe pronto un piano di sostegno verso l'italia da 600 miliardi. Una notizia che non fa che mantenere alta  la tensione sui titoli di Stato con lo spread tra Btp e Bund a quota 492 punti base.

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