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L’inflazione è sotto il 6% per la prima volta da un anno e mezzo: i prezzi rallentano ancora

Il tasso di inflazione è sceso al 5,9%. Era dal febbraio 2022 che non andava sotto la soglia del 6%. Rallentano soprattutto l’energia e i materiali lavorati, ma per il carrello della spesa l’inflazione è ancora sopra il 10%.
A cura di Luca Pons
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La fase di rallentamento dell'inflazione prosegue, e scende sotto la soglia del 6%. I prezzi, a luglio 2023, erano più alti del 5,9% rispetto a un anno prima (a giugno, il livello era ancora al 6,4%). Un dato che non era così basso da mesi, in particolare dal febbraio del 2022. Per tutto lo scorso anno il dato è stato su livelli che non si vedevano da decenni, con il picco dell'11,8% di novembre. Da mesi invece è iniziato un calo, anche grazie all'azione della Bce che sta alzando i tassi d'interesse.

A rallentare nelle ultime settimane sono stati soprattutto i prezzi degli alimentari lavorati, che comunque mantengono "ritmi di crescita relativamente sostenuti", ha detto l'Istat. Per il resto, il grosso del calo è legato alla discesa dei prezzi dell'energia, come il gas. Ad aumentare, invece, sono i prezzi dei trasporti, "per effetto anche di fattori legati alla stagionalità", secondo l'Istituto di statistica. In questo dato c'è anche l'aumento del costo dei voli, tanto discusso negli ultimi giorni.

Diminuisce l'inflazione di fondo, ovvero l'inflazione calcolata senza tenere conto degli elementi più ‘volatili', che serve a dare un'idea dell'andamento anche nei prossimi mesi. Il calo prosegue, come sempre negli ultimi mesi, e il dato arriva al 5,2%.

Scende anche l'inflazione per il carrello della spesa, cioè per i beni alimentari, per la casa e per l'igiene personale. Ma è ancora un dato molto più alto dell'inflazione media: +10,2% rispetto a un anno fa. D'altra parte, l'inflazione aumenta per gli alimentari non lavorati e per i servizi relativi all'abitazione.

L'Indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), che permette di paragonare l'Italia agli altri Paesi europei, è al 6,3%. Decisamente al di sopra della media nella zona Euro, che si è attestata al 5,3%.

"Si accentua il calo dell'inflazione anche quale effetto della collaborazione piena già in atto da parte della grande distribuzione, degli esercenti e dei commercianti e anche dell'azione di monitoraggio costante che il nostro ministero ha attuato sin dalla nuova legge del decreto trasparenza del gennaio", ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. "Dobbiamo e possiamo fare di più. Per questo abbiamo preparato un protocollo di intesa con piccola media e grande distribuzione a cui hanno dato la propria adesione alcune organizzazioni degli artigiani. Questo scatterà nei mesi decisivi, cioè dal primo ottobre al 31 dicembre, come una sorta di calmiere di prodotti di largo consumo: questo per stabilizzare inflazione e dargli il colpo finale".

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