ISTAT: famiglie in crisi per spese impreviste e distribuzione del reddito
L'Istat ha pubblicato i dati del rapporto Distribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia e certamente non sono confortanti. E' ufficiale: nel 2009 le famiglie hanno avuto più difficoltà ad affrontare le cosiddette spese impreviste, quelle che non vengono preventivate ma che cadono, come un colpo di mannaia, sul bilancio familiare. Ad essere colpiti soprattutto coloro che, già nel 2008, hanno vissuto gravi crisi economiche ma, se i genitori di un nucleo familiare riescono comunque a sopravvivere con la cassa integrazione, lo stesso non si può dire per i figli disoccupati. E poiché l'inflazione (l'aumento dei prezzi) si è rivelata più alta rispetto ai salari medi, i redditi netti delle famiglie sono scesi del 2,1%.
Parlando con i numeri, che si dimostrano sempre più chiari delle parole ma altrettanto inquietanti, le famiglie, che non riescono ad affrontare spese impreviste di oltre 750 euro, sono aumentate al 33,3% rispetto all'anno precedente.
Com'è facilmente intuibile, sono proprio le famiglie con figli ad essere esposte a situazioni di maggior disagio: l'11%, infatti, dichiara di essersi trovata in arretrato con il pagamento delle bollette e la percentuale sale fino al 22% per quelle con tre o più figli. Tra queste il 31,5% arriva con difficoltà a fine mese, il 7,3% ammette di non avere sufficienti risorse per le spese alimentari, il 29,2% per il vestiario e, infine, il 22% di quelle che vivono in affitto o devono pagare il mutuo, si dichiarano in arretrato con il pagamento delle rate. A differenza, invece, delle coppie senza prole, che affrontano diversamente la crisi economica: "solo" il 5,4% dichiara di essersi trovata impreparata al pagamento delle bollette. Situazione ancora più difficile se il nucleo familiare è presenziato da un solo genitore o, peggio, se formato da una coppia di anziani.
Volendo tracciare una mappa generica di questo grave disagio economico, le maggiori difficoltà si registrano al Sud, soprattutto in Sicilia, Campania e Calabria. In pratica i redditi medi di queste regioni equivalgono ai tre quarti di quelli delle famiglie del Centro-Nord.
Analizzando il passato e guardando al futuro, gli anni avvenire cosa ci riserveranno?
