Ancora una volta i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica fotografano impietosamente la situazione del comparto produttivo italiano. Nel 2012, infatti, la media della produzione industriale ha subito un vero e proprio tracollo, con un -6,7% (del 6,2% considerando i dati grezzi, cioè indipendentemente dalle giornate lavorate) che rappresenta uno dei dati più allarmanti degli ultimi anni. Considerando il volume complessivo della produzione, siamo ai livelli del 1990, con una perdita complessiva di oltre un quarto della produzione negli ultimi cinque anni (dall'avvio della crisi, in sostanza).
Un calo che investe tutti i settori, senza alcuna distinzione, con indici estremamente significativi: -7,7% per i beni di consumo, -9,4% per i beni intermedi, -11,4% dell'industria del legno e della carta stampata, -10,8% dell'attività estrattiva, – 2,5% per i beni strumentali, -3,7% per il settore dell'energia. Drammatica la situazione del comparto automobilistico, con una flessione su base mensile del 26,5% e su base annuale del 19,5%. Ovviamente in tal senso è la vertenza Fiat a costituire una enorme fonte di preoccupazione, anche in relazione alle non confortanti notizie che arrivano dagli stabilimenti di Melfi e Mirafiori.
Complessivamente va segnalato solo un piccolo miglioramento nel mese di dicembre (0,4%) anche se sull'intero trimestre la flessione complessiva è del 2,2%.