Isee scaduto, ecco il procedimento per richiedere il nuovo: cos’è la Dsu e come funziona
Anno nuovo, Isee nuovo. È già arrivato il momento, per milioni di famiglie, di richiedere nuovamente il calcolo dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Tradotto: l'Isee. Quel valore che viene richiesto praticamente per ogni agevolazione possibile, per qualsiasi incentivo o aiuto, ma anche per calcolare le fasce per le tasse universitarie, ad esempio. Insomma, non c'è famiglia che si rispetti che all'inizio di gennaio non si trovi – per un motivo o per un altro – a dover richiedere di corsa l'Isee. Ma come si fa? Cos'è la Dsu da compilare e quali dati bisogna avere sotto mano? Vediamolo insieme.
Il calcolo può essere effettuato dal Caf o dal commercialista di fiducia – quasi sempre previo pagamento – ma è anche possibile ottenere l'Isee in tutta autonomia compilando il modulo online a questo indirizzo. L'Inps ha spiegato come fare a richiederlo in maniera rapida e semplice, chiarendo ogni dubbio con le risposte alle domande frequenti.
Per ottenere l'Isee bisogna presentare la Dsu, la dichiarazione sostitutiva unica. Lo si può fare all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata, al Comune, a un Caf, online all’Inps attraverso il servizio dedicato. I dati contenuti nella Dsu, invece, sono:
in parte autodichiarati (come i dati anagrafici e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione); in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e da INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).
Una volta compilata la Dsu, il reddito Isee calcolato è valido fino alla fine dell'anno. Quindi, in questo caso, fino al 31 dicembre 2024. Non dovrà essere ricalcolato ogni volta, ma sarà sempre lo stesso in tutte le occasioni in cui verrà richiesto.