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Intesa Sanpaolo lancia un’offerta su Ubi Banca

Intesa Sanpaolo ha lanciato un’offerta pubblica di scambio volontaria sulle azioni di Ubi Banca: un’operazione non concordata, ma comunque non considerata ostile. L’offerta prevede anche un accordo con Bper: in caso di esito positivo dell’operazione con Ubi verrebbero cedute tra le 400 e le 500 filiali nel Nord Italia.
A cura di Stefano Rizzuti
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Intesa Sanpaolo lancia un’offerta pubblica di scambio volontaria sulle azioni di Ubi Banca. Un’operazione con cui il primo gruppo bancario italiano punta a consolidare la leadership nel settore. L’offerta non è ostile, viene sottolineato, però neanche concordata. È stata annunciata nella tarda serata del 17 febbraio ed è arrivata nel giorno in cui Ubi ha presentato il suo piano industriale al 2022. Il cda di Intesa Sanpaolo, guidato da Carlo Messina, ha deciso di offrire 17 azioni del nuovo gruppo ogni 10 azioni di Ubi, con una valorizzazione da quasi 4,9 miliardi. Corrispondente a un premio del 28% sui valori del 14 febbraio, quelli dello scorso venerdì.

L'offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi

La scelta di Intesa Sanpaolo è ricaduta su Ubi per quella che viene definita dal Sole 24 Ore come un’affinità identitaria, ma anche per qualità della gestione e per l’attenzione ai temi della sostenibilità. In un comunicato si legge: “Intesa Sanpaolo considera Ubi Banca tra le migliori banche italiane, radicata nelle regioni italiane più dinamiche, con rilevanti risultati conseguiti grazie all’eccellente lavoro svolto dal Ceo e dal management e con un valido Piano di Impresa, che nel Gruppo risultante dall’operazione possono trovare non solo continuità di realizzazione ma anche ulteriore valorizzazione. Ubi Banca si contraddistingue per le affinità con Intesa Sanpaolo, in particolare per quanto concerne modello di business e valori aziendali, anche perché molte persone del management di Ubi Banca hanno avuto un percorso professionale che in precedenza si è svolto nel Gruppo Intesa Sanpaolo”.

L’offerta prevede anche un accordo con Bper, vincolato all’esito positivo dell’operazione con Ubi. Con questa intesa verrebbero cedute tra le 400 e le 500 filiali nel Nord Italia. Si verrebbe a creare, queste le intenzioni di Intesa Sanpaolo, il settimo gruppo bancario in Europa per attivi, con utili stimati superiori ai sei miliardi nel 2022.

Intesa Sanpaolo e Ubi oggi

Intesa Sanpaolo oggi è tra i più grossi gruppi bancari in Europa, con una capitalizzazione di mercato di circa 40 miliardi di euro. Ha circa 11,8 milioni di clienti con 3.800 sportelli su tutto il territorio nazionale. All’estero conta su altri mille sportelli e 7,2 milioni di clienti. Ubi è invece il terzo gruppo bancario in Italia per capitalizzazione dopo Intesa e Unicredit. È nata il primo aprile 2007 dalla fusione tra Bpu e Banca Lombarda e Piemontese. Dal 2015 non è più una popolare, ma è diventata una Spa. Oggi conta su 1.600 filiali, diffuse soprattutto in Lombardia e Piemonte, ma anche al Centro e al Sud Italia. Conta, inoltre, circa 20mila dipendenti.

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