video suggerito
video suggerito
Speciale Europa e Parlamento Ue

Intesa Francia-Germania: sì al debito comune in Europa per far fronte all’emergenza Coronavirus

“Per la prima volta, insieme alla Germania, proponiamo ai 27 Paesi membri dell’Ue di emettere un debito comune e utilizzare 500 miliardi di euro per sostenere i settori e alle regioni più colpite dalla crisi”: così il presidente francese, Emmanuel Macron, ha lanciato il piano formulato insieme ad Angela Merkel che prevede la condivisione del debito a livello europeo per sostenere gli aiuti alle aree più colpite. Non solo: Parigi e Berlino hanno anche proposto una strategia di rilancio dell’economia europea che rimetta l’Unione al centro dei mercati, basata su sovranità tecnologica e una politica sanitaria comune.
A cura di Annalisa Girardi
229 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Francia e Germania hanno lanciato un piano da 500 miliardi per la ricostruzione dell'economia europea post-pandemia. E hanno proposto una condivisione del debito emesso per finanziare le misure di contrasto alla crisi economica innescata dall'emergenza coronavirus tra tutti gli Stati dell'Unione europea. "Per la prima volta, insieme alla Germania, quello che proponiamo ai 27 Paesi membri dell'Ue è di emettere un debito comune sui mercati, e utilizzare 500 miliardi di euro di aiuti in sostegno primariamente ai settori e alle regioni più colpite dalla crisi", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. "Dobbiamo costruire dei veri strumenti di solidarietà europea", ha aggiunto Macron mettendo un punto a tutte le polemiche provenienti soprattutto dai Paesi del Sud europa in merito alla risposta comune alla pandemia, spesso giudicata poco solidale e in ultima istanza inadeguata per fare fronte a un'emergenza di tale portata.

Sia il presidente francese che la cancelliera tedesca, Angela Merkel, hanno però sottolineato che il piano proposto dai due Paesi non ha solamente l'obiettivo di sostenere i Paesi che hanno sofferto maggiormente l'impatto della crisi sanitaria ed economica, ma vuole anche rilanciare il progetto europeo. E si propone di farlo basandosi su due pilastri, quello della sovranità tecnologica e quello di un sistema sanitario comune.

La sovranità tecnologica: cos'è e cosa hanno detto Merkel e Macron

In merito al primo punto, Merkel ha ribadito come la proposta di Parigi e Berlino metta al centro dei progetti strategici che possano creare una vera e propria sovranità europea, in grado di far fronte a competitors globali (come Cina e Stati Uniti) e di imporsi sulla concorrenza. Macron ha quindi evidenziato la necessità di puntare sull'innovazione tecnologica. "Abbiamo un'industria dell'automobile forte in Europa, ma le nostre batterie vengono prodotte in Asia", ha detto il presidente francese. "Se vogliamo realizzare una prospettiva di sovranità dobbiamo tornare a produrre le nostre batterie in Europa, ed è ciò che vuole fare il nostro piano strategico", ha aggiunto. In ogni settore, ha spiegato Macron, bisognerà individuare le vulnerabilità europee e le dipendenze da mercati esterni, per poi porvi rimedio: "Dove vediamo che in uno specifico settore dipendiamo da un produttore esterno dobbiamo implementare la strategia proposta e produrre a livello europeo", ha affermato il presidente francese.

Macron è intervenuto anche sugli "insegnamenti del passato", rigettando le politiche di austerity messe in campo per far fronte a crisi precedenti, come quella finanziaria del 2008. Una crisi asimmetrica che non ha colpito tutti i Paesi allo stesso modo. Agli Stati che hanno sofferto maggiormente sono state imposte misure molto dure, ha sottolineato il presidente francese, che hanno finito per ridurre la sovranità europea, portando a opere di privatizzazione. Questa volta si andrà a sostenere le aree più colpite, ha detto Macron, finanziando allo stesso tempo progetti strategici che mirino alla sovranità tecnologica.

Una politica sanitaria comune

Ma prima di realizzare l'obiettivo di una sovranità tecnologica, ha affermato Macron, bisognerà realizzare un piano sanitario comune. Per quanto riguarda la sanità, la pandemia ha dimostrato come si dovrà creare un coordinamento più forte a livello europeo. "Il nostro obiettivo è fornire all'Europa competenze molto concrete nel settore della salute", ha detto Macron parlando di "scorte comuni di maschere e test, capacità di acquisto congiunte e coordinate per trattamenti e vaccini, piani di prevenzione condivisi per epidemie, metodi comuni per l'identificazione dei casi". Sul suo profilo Twitter il presidente francese ha poi rilanciato: "Questa Europa della salute non è mai esistita, deve diventare la nostra priorità".

Che cosa ha detto l'Italia sull'accordo franco-tedesco

"Un accordo tra Francia e Germania non significa un accordo tra 27 Paesi. Non è questo il nostro ruolo, in quanto noi siamo il presidente francese e la cancelliera tedesca. Ma ciò che so è che non ci può essere un accordo tra 27 Paesi se non c'è prima un'intesa franco-tedesca: questo è stato il nostro ruolo", ha detto Macron, aggiungendo che ora spetterà alla Commissione europea formare una proposta in base al budget comunitario.

L'Italia, al momento si dichiara soddisfatta. "La proposta franco-tedesca (500 miliardi a fondo perduto) è un primo passo importante nella direzione auspicata dall'Italia. Ma per superare la crisi e aiutare imprese e famiglie serve ampliare il Recovery Fund. Fiduciosi in una proposta ambiziosa da parte della Commissione europea", ha scritto Giuseppe Conte su Twitter.

229 CONDIVISIONI
225 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views