Incentivi auto, arriva bonus per Euro 6 e sale sconto per elettriche e ibride: come funzionano
L’obiettivo è rilanciare anche il mercato dell’automobile. Incentivando i consumatori ad acquistare veicoli meno inquinanti, magari rottamando quelli più vecchi. Per questo motivo è stato presentato, e approvato in commissione Bilancio alla Camera, un emendamento al decreto Rilancio a prima firma Gianluca Benamati (Pd) grazie al quale lo sconto sull’acquisto delle nuove vetture viene incrementato. L’emendamento modifica l’articolo 44 del decreto Rilancio che incrementa il fondo per l’acquisto di autoveicoli con basse emissioni di Co2 g/km. Lo sconto sull’acquisto è differenziato: da una parte quello sulla rottamazione e l'acquisto di nuove auto Euro 6 e dall’altro uno sconto aggiuntivo sull’econobus già esistente per l’acquisto di auto elettriche e ibride.
Arriva lo sconto per l’acquisto di auto Euro 6
Il contributo, con queste modifiche, viene riconosciuto anche sulle auto Euro 6 per gli acquisti effettuati dal primo agosto al 31 dicembre 2020, secondo quanto riporta l’emendamento. In caso di rottamazione di un veicolo immatricolato prima del gennaio 2010 (quindi con almeno dieci anni) il contributo statale va in base alle emissioni del nuovo veicolo che si acquista. La cifra viene parametrata al numero di grammi di anidride carbonica emessi per chilometro. In questo caso dal venditore viene riconosciuto uno sconto di almeno 2mila euro aggiuntivi se le emissioni sono tra 0 e 20 grammi o tra 21 e 60 grammi. Lo sconto aggiuntivo scende a un minimo di 1.500 euro per i valori tra 61 e 110 grammi.
Come spiega Benamati a Fanpage.it, il bonus consiste in parte in uno sconto applicato direttamente dal concessionario e per il resto in uno sconto come credito d’imposta. In pratica per accedere allo sconto sulla rottamazione già previsto di 1.500 euro, i concessionari devono applicare un ulteriore sconto di almeno 2mila euro, che può essere però anche più elevato. E così si arriva a una cifra, nel caso dei veicoli con meno emissioni, di 3.500 euro. Nel caso in cui l’acquisto avvenga senza rottamazione di un altro veicolo, il contributo scende a 1000 euro tra gli 0 i 60 grammi e a 750 euro per i 61 e i 110: viene, quindi, dimezzato. Questi contributi valgono per i veicoli di categoria M1 con un prezzo di listino (Iva esclusa) inferiore a 40mila euro. Chi rottama un secondo veicolo ha poi diritto a un ulteriore incentivo da 750 euro, da sommare ai 1.500 avuti per il primo veicolo, e da utilizzare come credito d’imposta, entro tre anni, per l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche e abbonamenti al trasporto pubblico.
L’ecobonus per l’acquisto di auto ibride ed elettriche
Il contributo per l’acquisto di auto ibride ed elettriche, già esistente sotto forma di ecobonus, viene incrementato fino a un massimo di 4mila euro in caso di rottamazione di un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3. Si parte, quindi, dagli sconti già esistenti. Che finora erano di 6mila euro per le auto con emissioni da 0 a 20 grammi. A cui se ne aggiungono, ricorda ancora Benamati, altri 4mila di extra-bonus, per un totale che può arrivare a 10mila euro. Che vale, sostanzialmente, per le auto elettriche. Poi per la fascia di emissioni 21-60 grammi, in cui rientrano le auto ibride plug-in, si partiva da un bonus di 2.500 euro a cui aggiungerne 4mila per un totale di 6.500. Nel caso in cui non ci sia rottamazione, l’extra-bonus è da 2mila euro da aggiungere ai 4mila sulla categoria 0-20 grammi di emissioni, e di 1.500 (da aggiungere ai 3.500 già previsti) per la categoria 21-60. Semplificando, in caso di rottamazione lo sconto può arrivare fino a 10mila euro per un’auto elettrica e fino a 6.500 per un’ibrida plug-in.