In Italia un bambino su dieci vive in povertà assoluta
La crisi economica colpisce sempre di più anche bambini e adolescenti e ormai in Italia oltre un milione di piccoli, vale a dire circa uno su dieci, vive in povertà assoluta. Lo segnala Save the Children nel suo rapporto "L'Italia SottoSopra. Atlante dell'Infanzia (a rischio) in Italia" diffuso oggi a Roma. Secondo l'associazione umanitaria nel nostro Paese dal 2007 al 2012 il numero di minori che non possono permettersi molti beni essenziali è più che raddoppiato, arrivando ad un milione e 344mila. Sempre più bambini infatti sono costretti a vivere un presente fatto di cibi scarsi e poco nutrienti, pochi libri e scarsa istruzione e nient'altro da fare nel tempo libero perché non ci sono soldi e gli aiuti delle istituzioni latitano per i tagli ai servizi sociali. Come segnala la Ong, il cibo buono infatti costa e le famiglie italiane con figli hanno ridotto anche i consumi e gli acquisti alimentari, per non parlare delle spese mediche e per la scuola. Circa un bambino su tre ad esempio non può permettersi neanche un apparecchio per i denti e il budget delle famiglie più disagiate con minori per libri e scuola si è ridotto a soli 11 euro mensili.
Minori stretti in una morsa – Come spiega Save the Children, solo l’anno scorso il numero dei minori in povertà in Italia è cresciuto del 30 per cento rispetto all’anno precedente, con un vero e proprio boom al Nord dove il numero è aumentato di 166mila unità con un incremento del 43% rispetto al 2011. Un aumento consistente si registra anche al Centro con un +41%, mentre al Sud, già fortemente impoverito, l'aumento è più contenuto anche se qui ormai sono mezzo milione i minori che si trovano nella trappola della povertà. Molti dei piccoli che vivono in condizioni di disagio inoltre abitano in comuni in default o sull'orlo del fallimento, quindi anche senza il sostegno dei servizi sociali. "In questa fase di crisi i bambini e gli adolescenti si ritrovano stretti in una morsa: da una parte c'è la difficoltà di famiglie impoverite, spesso costrette a tagliare i consumi per arrivare alla fine del mese, dall'altra c'è il grave momento che attraversa il Paese, con i conti in disordine, la crisi del welfare, i tagli dei fondi all'infanzia, progetti che chiudono" ha commentato il direttore generale Save the Children Italia.