In dieci anni raddoppiate le famiglie italiane in povertà assoluta
Dal 2005 al 2015 le famiglie italiane che vivono in povertà assoluta sono quasi raddoppiate (+93,2%), passando da 819.000 di 10 anni fa a oltre 1,5 milioni dello scorso anno. Le persone in gravi difficoltà sono addirittura aumentati del 140,6%, passando da 1,9 milioni a 4,6 milioni. Parlano chiaro i dati forniti dall'Istat, ed elaborati dall'Adnkronos, e dimostrano come, sul lungo periodo, gli effetti della crisi economia siano stati letteralmente devastanti per milioni di cittadini. Spiega l'agenzia stampa: "Osservando i dati dell'Istituto di statistica da un'altro punto di vista, cioè le percentuali della povertà rispetto al totale della popolazione, emerge che le famiglie povere sono passate dal 3,6% del totale delle famiglie italiane al 6,1%. Quando si passa a esaminare il dato relativo agli individui, si va oltre il raddoppio: dal 3,3% del 2005 al 7,6% del 2015".
Ad aumentare non è stata però solo la povertà assoluta, ma anche quella relativa, cioè quei cittadini che non riescono ad avere un livello di vita adeguato agli standard medi della popolazione. Per questo, approfondendo l'analisi, emerge un incremento, seppur contenuto, anche in questa fattispecie: si passa infatti da 2,4 milioni di famiglie del 2005 a 2,7 milioni del 2015, con un incremento del 12,4%. Per quanto riguarda gli individui, invece, si è passati da 6,4 milioni a 8,3 milioni, con un incremento del 29,4%. Analizzando il dato in rapporto al totale della popolazione emerge che le famiglie in povertà relativa erano pari al 10,3% del totale dei nuclei nel 2005 e sono il 10,4% nel 2015. Lieve l'incremento degli individui in povertà relativa: erano l'11,1% nel 2005 e sono arrivati al 13,7% della popolazione lo scorso anno.