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In arrivo aumenti di stipendio per 430mila membri delle forze dell’ordine

Il governo ha approvato il nuovo contratto per statali e appartenenti alle forze dell’ordine: in arrivo aumento di 128 euro medi lordi al mese per carabinieri, finanzieri, poliziotti e altri addetti.
A cura di Giacomo Andreoli
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Le forze dell'ordine stanno per avere in busta paga significativi aumenti di stipendio. Il governo ha infatti approvato il nuovo contratto degli statali e a quello della Difesa e Sicurezza per il triennio 2019-2021. In particolare sono coinvolte 430mila persone appartenenti alle forze armate e ai servizi di polizia, a cui si sommano 225mila impiegati dei ministeri e di altre funzioni centrali statali.

Per carabinieri, finanzieri, poliziotti e altri addetti alle forze dell'ordine l'accordo riconosce un aumento complessivo di 128 euro medi lordi al mese. Si tratta di uno scatto del 4,26% in più sulla retribuzione media relativa del 2018. L'aumento sul solo stipendio è invece di circa 100 euro lordi. Il contratto prevede poi nuove indennità, tra cui una specifica per il personale del settore cyber, che fronteggia gli attacchi informatici alle infrastrutture del Paese.

Gli statali, invece, avranno un aumento in busta paga di 105 euro medi per 13 mesi. Si aggiungono però altri 20 euro medi al mese, a decorrere dal 1° gennaio, grazie alle risorse in Legge di Bilancio per finanziare il nuovo ordinamento professionale e il superamento dei limiti all'incremento dei Fondi risorse decentrate. Ai dipendenti di ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali e Cnel andranno anche 1.800 euro per gli arretrati di questo triennio.

Per tutti c'è poi il nuovo smart working, che viene diviso tra il lavoro agile (che non ha vincoli di orario e luogo) e il lavoro da remoto (che ha invece vincoli di orario come quelli del lavoro in ufficio). Per quest'ultimo il lavoratore non è tenuto a rispondere alle telefonate o a leggere le mail nei momenti di disconnessione.

Ora la parola spetta alla Corte dei conti, che dovrà dare l'approvazione definitiva al contratto. Quindi si arriverà alla firma definitiva e, se tutto va bene, gli stipendi potrebbero aumentare già da maggio, compresi gli arretrati.

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