Il Governo traballa, la Borsa affonda

Nel giorno in cui viene praticamente formalizzato lo scontro fra il Capo dello Stato ed il Popolo della Libertà, con il Presidente del Consiglio Enrico Letta che probabilmente chiederà una verifica di governo al suo rientro dagli Stati Uniti, ancora una volta la Borsa di Milano vive una giornata drammatica. Alla fine l'indice Ftse – Mib farà segnare "solo" un meno 0,8% con punte del 1,98% ma con un trend in deciso peggioramento che davvero non lascia presagire cambiamenti di marcia a breve giro di posta. Si tratta, per l'ennesima volta, della peggiore prestazione fra i mercati europei, dal momento che tra le principali piazze d'Affari si segnalano Londra con un +0,2%, mentre Parigi e Francoforte sono sostanzialmente stazionarie.

Resta da capire in che modo reagiranno i mercati se la frattura all'interno della maggioranza dovesse ampliarsi al punto tale da non essere più colmabile. E soprattutto cosa accadrebbe nel caso in cui l'esecutivo fosse costretto ad un passo indietro ancora prima dell'approvazione della legge di stabilità.