Il declassamento dell’Italia non turba le borse europee: Piazza Affari guadagna l’1,23%
Dopo l' avvio in ribasso, le borse europee fanno segnare un andamento più che positivo, dimostrano così di non risentire del cosiddetto "effetto Italia". Il timore che il declassamento del rating del Bel Paese da parte di Standard & Poor's potesse avere ripercussioni negative sui mercati finanziari è stato quindi scongiurato, almeno in questa prima fase. Già, perché come spiegano alcuni analisti finanziari si è trattato di un provvedimento scontato, previsto già da tempo dagli addetti ai lavori. I mercati, insomma, erano preparati a quest'eventualità e, per questo motivo, non hanno risentito dell'effetto sorpresa.
E l'andamento delle borse del Vecchio Continente lo dimostra: al momento Francoforte guadagna lo 0,81%, Parigi lo 0,76%, Londra porta a casa un +0,24%, Stoccolma l'1,21% e Amsterdam lo 0,31%. Piazza Affari tiene decisamente il passo con un incoraggiante +1,23%, anche grazie alle ottime performance dei titoli di Intesa Sanpaolo, che guadagna il 2,65%, di Unicredit che fa segnare un +1,55%, del Banco Popolare che porta a casa l'1,99%. Bene anche il titolo Generali che guadagna il 2,03%.
Per quanto riguarda lo spread tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi, al momento si viaggia sui 383 punti. Il differenziale di rischio tra i Btp decennali e i Bund resta quindi molto alto, ma decisamente meno pericoloso rispetto ai picchi di quasi 400 punti fatti segnare qualche ora fa. Stessa situazione anche per quanto riguarda l'Euro. A seguito del declassamento italiano da parte di Standard & Poor's, la moneta unica ha aperto facendo segnare un calo e ora passa di mano a 1,316 dollari, mentre ieri sera a Wall Street il suo valore nei confronti del dollaro era di 1,3681.
Chiudiamo con le notizie riguardanti la borsa statunitense. Wall Street ha chiuso in leggero ribasso: l'indice Dow Jones ha infatti lasciato per strada uno 0,95%, mentre il Nasdaq ha fatto segnare un ribasso dello 0,36%.
