Il debito pubblico non si ferma più: nuovo record ad aprile
Un aumento di 26 miliardi di euro su base mensile, un nuovo record assoluto per il debito pubblico: sono questi gli allarmanti dati diffusi dalla Banca d'Italia nel bollettino mensile. L'istituto guidato da Ignazio Visco stima dunque in 2146,4 miliardi di euro la nuova soglia record dell'indebitamento pubblico, provando poi ad analizzarne le cause e a stilare previsioni per i prossimi mesi. Stando a quanto si legge nel comunicato, infatti, a determinare tale situazione sarebbe stato l'aumento del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (cresciuto di oltre 11 miliardi di euro) e la crescita di oltre 15 miliardi di euro delle disponibilità liquide del Tesoro. Piccoli aggiustamenti in positivo, ma decisamente marginali dato il volume complessivo raggiunto dal debito pubblico, sono stati garantiti invece dall'emissione di titoli pubblici, dalla rivalutazione all'inflazione dei Btp e dall'apprezzamento dell'Euro. Vale anche la pena di sottolineare come nel mese di aprile l'Italia sia stata "costretta" ad onorare il proprio contributo sia al Fondo per il meccanismo europeo di stabilità (ESM) che a quello per i prestiti dello European Financial Stability Facility, per un totale di oltre 4 miliardi di euro.
Diminuiscono le entrate, aumenta il fabbisogno della Pubblica Amministrazione
Il report di Bankitalia ufficializza anche la diminuzione su base mensile delle entrate tributarie: un 2% circa in meno ad aprile rispetto al mese precedente, a fronte di un complessivo aumento dell'1,2% nei primi 4 mesi del 2014. Nello stesso periodo di 4 mesi è diminuito il fabbisogno della pubblica amministrazione, ma su base mensile si registra un aumento netto di circa 26,5 miliardi di euro, in gran parte riconducibile al debito delle amministrazioni centrali (mentre solo marginale, anche se in aumento, è l'indebitamento delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza).
