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Il “bonus libri” diventa “bonus librai”: addio alle detrazioni fiscali promesse

Il nuovo emendamento stravolge lo sgravio fiscale del 19% sull’acquisto dei libri voluto dal Governo a dicembre.
A cura di Biagio Chiariello
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Era sicuramente una bella idea quella del ‘bonus libri' inserita nel decreto Destinazione Italia lo scorso dicembre. Con l’articolo 9 del decreto legge n.145 del 23 dicembre 2013 veniva infatti approvate, tra le altre cose, “misure per favorire la diffusione della lettura”, cioè la possibilità di detrarre il 19% della spesa effettuata in libri fino a un importo massimo di euro 2.000, di cui mille per i libri di testo scolastici ed universitari e mille per tutte le altre pubblicazioni. Il problema, però, è che adesso le cose sono cambiate.

Come infatti scrive oggi il Sole 24 Ore, "le commissioni Attività produttive e Finanze che stanno esaminando il dl hanno approvato un emendamento a firma Marco Causi (Pd) e altri che sostituisce il riferimento alle ‘persone fisiche e giuridiche' con quello agli ‘esercizi commerciali' che effettuano la vendita di libri al dettaglio". In parole povere, il “bonus libri” è divenuto “bonus librai”. C'è però da dire che lo stesso emendamento include una nota che sembra istituire un bonus lettura per gli studenti delle scuole superiori, sia pubbliche che private. L'ammontare non è ancora chiaro, ma sembra che ci si baserà sul numero degli studenti iscritti agli istituti superiori per l’anno 2014-2015. Presentando il ticket timbrato e numerato i beneficiari sarà possibile godere di uno sconto del 19% sull'acquisto di libri di lettura. Agevolazione che riguarderà però solo gli esercizi commerciali che hanno aderito all'iniziativa e, a loro volta, hanno chiesto di usufruire del credito d'imposta del 19 per cento.

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