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Il bonus fino a 300 euro per chi paga con carte e bancomat non vale per gli acquisti online

Il governo starebbe puntando a introdurre il bonus (fino a 300 euro) per i consumatori che pagano con carte o bancomat dal prossimo 1° dicembre 2020. Il piano cashback fa parte della strategia dell’esecutivo per contrastare l’evasione fiscale. Al momento non sembrano rientrare le spese online: ma nulla è definito e ci potrebbero ancora essere correzioni.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo lo aveva incluso già nell'ultima legge di Bilancio: un programma per incentivare i pagamenti tracciabili e combattere l'evasione fiscale, che ogni anno costa alle casse dello Stato circa 109 miliardi di euro. Il piano cashless si avvicina: il governo starebbe infatti puntando a introdurre il bonus dal prossimo 1° dicembre 2020. Chi utilizzerà la carta di credito o il bancomat per effettuare un pagamento potrebbe vedersi restituire fino a 300 euro all'anno. Al momento, tuttavia, non sembrano rientrare le spese online, dove il pagamento tramite carta è l'unico possibile.

I consumatori non potranno quindi fare affidamento allo shopping online per accedere al bonus. Ma nulla è definito e ci potrebbero ancora essere correzioni. Al momento il piano per la riduzione dell'uso dei contati prevederebbe un credito d'imposta per le commissioni a carico dei piccoli esercenti e detrazioni fiscali per i pagamenti attraverso la moneta elettronica. Il tetto al contante, inoltre, dovrebbe rimanere a 2 mila euro fino al prossimo 31 dicembre 2021 per poi scendere ulteriormente a mille euro.

Oltre al pagamento tramite moneta elettronica, ci sono altri due criteri da rispettare per poter accedere al bonus. Si tratta della soglia di spesa, da una parte, e del limite minimo di operazioni dall'altra. In particolare, questa restrizione a cui sta pensando il governo, sarebbe introdotta per incentivare il pagamento anche di piccole somme tramite carta o bancomat. Si calcola che il bonus possa valere il 10% della spesa sostenuta. Facciamo un esempio: nel caso di un esborso di 3 mila euro, la restituzione ne varrebbe 300.

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