Il bonus befana si farà, Conte annuncia: “Piano cashback per favorire pagamenti elettronici”
Se ne era parlato con l’ultima legge di Bilancio. Il bonus befana, così era stato definito, dovrebbe entrare in vigore nel 2021, ma negli ultimi mesi – a causa anche dell’emergenza sanitaria ed economica – il tema era stato messo da parte. E così non si è andati avanti nella formulazione della misura, con tutti i dettagli che non sono mai stati stabiliti. Se, comunque, si poteva pensare che il bonus befana fosse stato messo da parte, oggi è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad assicurare che invece il progetto cashback si farà. Conte risponde al question time alla Camera sulla riduzione delle aliquote Iva e si sofferma sulla questione dei pagamenti elettronici, che vanno incentivati – a suo parere – anche con un progetto come quello pensato dalla precedente manovra con il bonus befana.
Il meccanismo del cashback
Dagli incontri che si sono tenuti durante gli Stati generali dell’economia, spiega Conte, è “emersa la necessità di riproporre un meccanismo di cashback a cui il governo aveva già lavorato con il bonus befana”. Un meccanismo che potrebbe andare di pari passi con la riduzione delle aliquote Iva, magari proprio per chi “ricorre alla moneta elettronica”. L’obiettivo, per il presidente del Consiglio, è quello di “rilanciare la domanda modernizzando il Paese”. Conte spiega un’altra possibilità allo studio: “Una possibile linea di intervento è introdurre interventi premiali per il pagamento elettronico attraverso meccanismi di cashback”. Il meccanismo del cashback prevede che chi paga si vede restituire (va capito in che forma e tempi) una parte di quanto ha speso. Un rimborso che dovrebbe essere in percentuali sugli acquisti effettuati con carte, bancomat e altri strumenti elettronici.
Bonus befana, il piano cashless di Conte
Conte, rispondendo a un’altra interrogazione specifica sul tema dei pagamenti elettronici, ricorda che il governo “ha intrapreso un’ambiziosa strategia cashless per promuovere i pagamenti elettronici”. Il presidente del Consiglio sottolinea anche il funzionamento dei pagamenti elettronici, con le commissioni che vengono stabilite “dal soggetto convenzionante” e che in Italia “risultano nella media con altri paesi europei e in alcuni casi anche inferiori”. Conte continua: “È comunque ferma determinazione del governo promuovere e incentivare iniziative private degli operatori del mercato finalizzate a ridurre l’impatto per gli esercenti nel caso di pagamento con carta, specie per i micro-pagamenti”. “La via che si sta seguendo – conclude il presidente del Consiglio – è l’attivazione di un protocollo con il sistema bancario con criteri per contenere i costi delle modalità di pagamento”.