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I tassi di interesse sui mutui crescono ancora, Bankitalia: “A febbraio erano oltre il 4%”

Crescono ancora i tassi dei mutui, che a febbraio, secondo l’ultimo report di Bankitalia, erano oltre il 4%. “Una stangata, un rialzo dei tassi così consistente significa che per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, la rata aumenta rispetto a un anno fa di 159 euro al mese”, avvertono le associazioni dei consumatori.
A cura di Annalisa Girardi
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Comprare casa diventa sempre più complicato, per alcuni praticamente impossibile. I tassi di interesse sui mutui continuano a salire e a febbraio erano oltre la soglia del 4%. Lo confermano gli ultimi dati pubblicati dalla Banca d'Italia, secondo cui i tassi nel secondo mese dell'anno sono saliti al 4,12%, contro il 3,95% di gennaio. Nel report si legge:

In febbraio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 4,12 per cento (3,95 in gennaio); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 46 per cento (59 nel mese precedente).

Di quanto può aumentare la rata del mutuo

Sono valori che rischiano di essere insostenibili per le famiglie. "Una stangata! Non solo in un solo mese i tassi salgono da 3,95 a 4,12, +0,17 punti percentuali, ma rispetto a febbraio 2022, quando erano a 1,85, decollano di 2,27 punti percentuali", ha commentato il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona. Secondo l'associazione percentuali di questo tipo si traducono in un rincaro mensile importante, di circa 159 euro: "Considerando l'importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro, con un rincaro pari a 159 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1.908 euro", ha spiegato Dona.

Cosa rischia chi ha stretto un mutuo a tasso variabile

Circa un mese fa la Banca centrale europea aveva annunciato un nuovo rialzo dei tassi di interesse per provare a frenare l'inflazione, ancora troppo alta in Europa. Consapevole del peso di questa decisione sui mutui a tasso variabile, la presidente della Bce Christine Lagarde aveva lanciato un appello agli istituti bancari, chiedendo di dare una mano alle famiglie. "Sono certa che molti istituti finanziari siano pronti a rinegoziare i mutui", aveva detto, proponendo ad esempio di allungare i tempi per la restituzione del prestito.

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