Giù il prezzo del petrolio, male le Borse europee
I mercati finanziari europei procedono in ribasso in una giornata contraddistinta dal calo del prezzo del petrolio, arrivato a meno di 30 dollari al barile. A metà seduta l'indice Ftse Mib cede quasi un punto percentuale e recupera, dopo aver ceduto oltre il 2% arrivando a toccare i minimi da oltre un anno con le banche sotto pressione. Male anche gli altri listini del Vecchio Continente. Precedentemente è stata Tokyo a terminare in forte ribasso (-3,15%). Stabile lo spread BTp-Bund a 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,49%. L'euro si mantiene attorno a 1,09 dollari (cambio euro/dollaro e convertitore di valuta).
Spiega Il Sole 24 Ore: "Resta ancora il calo del prezzo del petrolio, un movimento che gli investitori collegano istintivamente più a un rallentamento dell'economia globale che alle questioni legate all'offerta, il driver principale dei mercati in questi giorni. Eppure gli spunti macroeconomici non mancherebbero, a partire dai dati sull'inflazione italiana (-0,2% mensile a gennaio, ma +0,3% su base annua) e sul clima nel settore dei servizi in Europa (indice Pmi, purchasing manager index dei direttori d'acquisto)". Questi ultimi hanno evidenziato una leggera flessione a 53,6 punti a livello della Zona Euro. Sarà però con ogni probabilità ancora una volta agli Stati Uniti che si guarderà questa sera, quando saranno diffusi i dati settimanali sulle scorte di greggio.