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Gianluca Vacchi pronto a cedere le quote del Gruppo Ima al cugino: la sua parte vale 600 milioni

Gianluca Vacchi, noto imprenditore e influencer, è pronto a vendere le sue quote dell’Ima Group, in base ad un accordo col cugino Alberto Vacchi, che consentirebbe così alla famiglia di continuare a gestire la società di Ozzano dell’Emilia leader nel settore del confezionamento per l’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare.
A cura di Ida Artiaco
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Gianluca Vacchi, noto imprenditore e influencer, è pronto a vendere le sue quote dell'Ima Group, la società di Ozzano dell'Emilia leader nel settore del confezionamento per l’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare, che conta 2 miliardi di euro di ricavi.

È quanto ha riportato nelle scorse ore Il Corriere della Sera precisando che la decisione sarebbe stata frutto di un accordo con il cugino Alberto Vacchi, che con il suo gruppo detiene già il 51% della società.

"Qualunque possibile operazione avente ad oggetto azioni Sofima di proprietà di Gianluca Vacchi sarà effettuata di concerto con Alberto Vacchi allo scopo di garantire a quest’ultimo, unitamente ad investitori a questi facenti capo, il mantenimento del controllo del gruppo Ima nonché la piena ed indisturbata continuità gestionale", si legge in un comunicato ufficiale reso noto nella giornata di ieri.

La nota prosegue, poi, specificando che "tale possibile operazione non potrà che avere quale valore di riferimento la transazione recentemente annunciata alla stampa con la quale il fondo Bdt & Msd Partners si è impegnato a subentrare all’attuale socio BC Partners, che ha realizzato un’importante plusvalenza rispetto al valore investito nel 2020/21″.

Dopo l'ingresso al 45% degli investitori Bdt & Msd Partners, si prospetta dunque un disimpegno di Gianluca Vacchi, a favore del cugino Alberto.

Nel caso in cui Gianluca Vacchi volesse davvero cedere la sua partecipazione saranno il presidente Alberto e i suoi alleati della Sofima a rilevare la quota, in base ai suoi diritti di prelazione, in modo da mantenere la maggioranza in mano alla famiglia e la guida dell’azienda affidata ad Alberto. Al momento, il valore della quota di Gianluca potrebbe anche superare i 600 milioni di euro.

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