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Gas russo, l’allarme dell’Unione europea: “In arrivo una grave interruzione dei flussi”

Secondo la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, Gazprom ridurrà ancora le forniture di gas all’Ue, continuando a mettere in difficoltà il Continente.
A cura di Giacomo Andreoli
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Ancora tagli alle forniture di gas dalla Russia, che stanno interessando tutta l'Europa, Italia compresa. Ad annunciarlo è la commissaria europea all'Energia, Kadri Simson, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue sull'energia a Lussemburgo.

"Ora è importante – ha spiegato l'esponente estone della Commissione europea- che tutti i Paesi continuino a riempire gli stoccaggi, nonostante la riduzione dei flussi di gas. Vi dico che è probabile che le cose diventino più difficili nei prossimi mesi: Gazprom ha già annunciato una manutenzione del Nord Stream 1 dall'11 al 21 luglio". Simson ha quindi aggiunto che non si  possono escludere ulteriori decisioni da parte della Russia di "escludere arbitrariamente Paesi o società".

L'interruzione dei flussi sarebbe quindi "molto grave", ma la commissaria assicura che l'Ue ha svolto un lungo e importante lavoro per risultare preparata a questa evenienza. Secondo la politica estone "gli strumenti di preparazione e solidarietà esistenti sono essenziali, ma non sono sufficienti se tutti gli Stati membri dell'Ue sono interessati per un periodo più lungo". Per questo si dice convinta che ci sia bisogno di un ulteriore margine di sicurezza per passare l'inverno, "anche in caso di interruzione totale dell'approvvigionamento di gas russo".

Intanto il governo italiano continua a spingere per un tetto europeo al prezzo del gas. Il price cap potrebbe vedere una soglia di prezzo fissata tra 80 e 90 euro al megawattora (contro gli oltre 130 a cui si è arrivati sul mercato). Il limite si applicherebbe solo al gas importato dalla Russia e per un periodo limitato. Il tetto, poi, dovrà essere sostenuto da fondi e garanzie pubbliche, da mettere a disposizione degli importatori. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dato il disco verde al tetto sul gas, dopo che oltre all'Italia, anche la Francia, la Spagna e la Grecia avevano chiesto a Bruxelles di intervenire in tal senso. Ora la questione è finita sul tavolo del G7, dove si sta discutendo se estendere la misura al livello internazionale, coinvolgendo anche gli Stati Uniti. Una prospettiva, però, di difficile realizzazione.

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