Fmi: “La ripresa mondiale è moderata, ma l’Italia cresce oltre le attese”
La ripresa economica mondiale stenta a decollare, soprattutto dopo i crolli dei paesi emergenti e della Cina, ma l'Italia sta crescendo oltre le aspettative. A sottolinearlo è il Fondo Monetario Internazionale in un documento che sarà presentato in occasione della prossima riunione dei ministri finanziari del G20 in programma il 4 e 5 settembre ad Ankara, in Turchia. "La moderata ripresa dell'area euro si prevede che continuerà nel 2015-2016, sostenuta da più bassi prezzi del petrolio, dall'allentamento monetario e dal deprezzamento dell'euro" sottolinea infatti il report del Fmi, aggiungendo che, secondo i dati preliminari relativi al secondo trimestre dell'anno, nell’area euro "Italia, Irlanda e Spagna" sono cresciute più del previsto. Non solo, il Fmi per il prossimo futuro "stima che la crescita acceleri in Germania, Francia, Italia e, soprattutto, in Spagna".
A livello globale invece nel primo semestre del 2015 la crescita "resta moderata" ed è calata rispetto al semestre precedente, a fronte di un "ulteriore rallentamento delle economie emergenti e una debole ripresa nelle economie avanzate". In particolare a preoccupare è la transizione della Cina verso tassi di crescita più bassi che sembrano avere "ripercussioni esterne più vaste di quanto previsto, come evidenziato dal calo dei prezzi delle materie prime e delle azioni". "In un contesto di crescente volatilità dei mercati finanziari, flessione dei prezzi delle materie prime, indebolimento dei flussi di capitale in entrata e deprezzamento delle valute dei mercati emergenti, i rischi per le prospettive sono saliti, soprattutto per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo" spiega il report del Fondo Monetario.
Per questo "è necessaria una forte azione per aumentare la crescita e mitigare i rischi" ribadisce il Fmi, concludendo: "Le riforme del mercato del lavoro nelle economie avanzate alle prese con l'invecchiamento della popolazione dovrebbero puntare ad aumentare la partecipazione al lavoro. Azioni per aumentare la domanda di lavoro e rimuovere gli ostacoli all'occupazione sono necessari nelle economie dell'area euro".