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Fitch lascia invariato il rating dell’Italia: BBB+

L’agenzia internazionale conferma il giudizio sul nostro Paese ma parla di “esposizione alta a potenziali shock avversi”.
A cura di S. P.
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L'agenzia internazionale Fitch ha confermato il rating dell'Italia a BBB+. Anche l'outlook rimane stabile. Ma Fitch suona ancora una volta l'allarme legato a un debito pubblico troppo elevato e a una crescita ancora troppo debole. Fattori che lasciano l'Italia “altamente esposta a potenziali shock avversi”. Il giudizio di Fitch tiene conto della legge di stabilità per il 2016 varata pochi giorni fa dal governo Renzi. Una legge di bilancio – si sottolinea – complessivamente fondata su tagli delle tasse, a partire dalla eliminazione dell'imposta sulle prime case per arrivare alla rimozione delle clausole di salvaguardia che avrebbero provocato un innalzamento dell'Iva. Ma secondo Fitch la riforma della spesa pubblica contenuta nella legge “è meno ambiziosa dei piani originari del governo”. L’aumento del rapporto deficit-Pil al 2,2% rispetto alle precedenti stime dell'1,8% mentre da un lato potrebbe certamente favorire la crescita, dall'altro “danneggia” gli obiettivi di taglio del disavanzo che il governo aveva precedentemente fissato.

L’agenzia spiega che la solvibilità dell'Italia è garantita al momento soprattutto da un'economia diversificata e ad alto valore aggiunto, con livelli di indebitamento moderati nel settore privato e un sistema delle pensioni sostenibile. Le banche italiane, infine, hanno rafforzato i loro requisiti di capitale nonostante la lunga recessione degli ultimi anni. Secondo Fitch, poi, in Italia il rischio a breve termine di un blocco al processo decisionale della politica “è stato tenuto sotto controllo da quando Matteo Renzi è diventato primo ministro”.

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