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Fisco, stop alle cartelle fino al 31 agosto: rinviati anche versamenti e pignoramenti

Sospensione della notifica delle cartelle esattoriali fino al 31 agosto, stop ai versamenti di chi ha già ricevuto le cartelle fino al 30 settembre e blocco dei pignoramenti su stipendi e pensioni fino al 31 agosto: sono queste le principali novità introdotte dal governo, mentre sulle rate della pace fiscale per il momento non è prevista alcuna proroga, con la scadenza fissata al 2 agosto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo ha sospeso la notifica delle cartelle e il saldo di quelle già arrivate ai contribuenti prima della pandemia. Lo stop alle notifiche è stato prorogato con l’ultimo provvedimento del Consiglio dei ministri fino al 31 agosto. Mentre resta, almeno per ora, l’obbligo di versare le rate del 2020 della pace fiscale: si tratta di quattro rate della rottamazione ter e di due rate del saldo e stralcio. In questo caso la scadenza è quella del 2 agosto (sarebbe il 31 luglio, ma per il weekend si slitta di due giorni). Tra i rinvii previsti dal decreto c’è anche quello del termine fissato dai Comuni per il pagamento della Tari 2021, rinviato al 31 luglio.

Il rinvio delle notifiche e dei versamenti fiscali

Ad oggi sono circa 60 milioni, come ricorda Il Sole 24 Ore, le cartelle ferme e che si stanno accumulando ormai dal marzo del 2020. La nuova data per la ripresa degli invii delle cartelle ai contribuenti è fissata al primo settembre 2021. Si ripartirà, quindi, ma ancora non è stato stabilito in che modo: l’obiettivo è quello di evitare che le cartelle arrivino tutte insieme. Altra novità introdotta dal decreto è il differimento per chi ha già ricevuto le cartelle prima del marzo 2020: il termine ultimo per i versamenti viene spostato al 30 settembre. Anche in questo caso resta il problema dell’accumulo: chi ha un piano rateale in corso e non ne ha versata neanche una in questo periodo di sospensione si troverà a doverne pagare fino a 16 tutte insieme. Quindi è probabile che il pagamento venga diluito su più rate.

Per ora nessun rinvio della pace fiscale

Il governo ha anche prorogato fino al 31 agosto lo stop ai pignoramenti di stipendi e pensioni: non si può quindi attivare il blocco in busta paga. Nessuna proroga è invece prevista, per il momento, per la scadenza del 2 agosto riguardante le rate del 2020 della pace fiscale. In realtà grazie ai cinque giorni di tolleranza e alle domeniche la scadenza è fissata al 9 agosto, per pagare senza rischio di decadenza della misura agevolata. Non è detto, però, che questo termine non venga spostato. Forse già attraverso il decreto Sostegni bis, ora all’esame del Parlamento: il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 24 luglio e ci sarebbe quindi il tempo per intervenire e spostare in avanti la scadenza di agosto.

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