Fisco, si va verso un rinvio delle cartelle: notifiche e pagamenti potrebbero slittare di 2 mesi
La scadenza è ormai alle porte: il 30 giugno decade la sospensione della notifica delle cartelle fiscali. Che, di fatto, vuol dire tornare a pagare i debiti con il Fisco. Governo e Parlamento, però, ipotizzano un ulteriore rinvio, probabilmente di un paio di mesi. Una proroga alla sospensione della notifica delle cartelle che sarebbe collegata anche a una proroga per i versamenti e a uno scaglionamento dei pagamenti finora bloccati a causa dell’emergenza Coronavirus, con l’obiettivo di evitare di far pagare ai contribuenti una mega-rata in un’unica soluzione. La conferma che si stia andando in questa direzione l’ha data la viceministra all’Economia, Laura Castelli, parlando durante un convegno organizzato dal Sole 24 Ore: l’ipotesi avanzata è proprio quella di ‘ammorbidire’ le rate in scadenza delle cartelle sospese a partire dal marzo del 2020.
Stop notifiche cartelle, ipotesi rinvio a settembre
Una proroga della sospensione delle notifiche porterebbe con sé anche un’ulteriore estensione, riguardante la data del 20 luglio per il versamento degli acconti delle partite Iva (provvedimento che potrebbe entrare in un dpcm). Tempi meno stretti per altri provvedimenti, che potrebbero invece finire nella conversione in legge del decreto Sostegni bis. Sul tema sono stati prepositivi vari emendamenti, ma ancora non si è deciso nulla. L’ipotesi più probabile è quella di rinviare tutto a dopo l’estate, estendendo il blocco delle cartelle e facendo ripartire le notifiche solamente dal primo settembre, con i versamenti da ottobre. Potrebbe comunque non bastare, tanto che si sta lavorando anche per spalmare i pagamenti, con una rateizzazione che potrebbe durare fino a tre anni. La decisione finale, comunque, spetta al ministro dell’Economia, Daniele Franco, che al momento non ha espresso una posizione.
Si va verso sospensione pagamenti pace fiscale
La sospensione di due mesi delle cartelle potrebbe portare anche a una sospensione del versamento per le rate del 2020 della pace fiscale: si tratta di quattro pagamenti per la rottamazione ter e due per il saldo e stralcio. La scadenza attuale, stabilita dal primo decreto Sostegni, è fissata al 31 luglio, ma in realtà considerando la tolleranza di cinque giorni e il sabato e la domenica, la scadenza reale sarebbe quella del 9 agosto. In piene ferie per molti italiani, il che porterebbe il governo a preferire la strada di una proroga. In caso di rinvio, che sembra probabile, si ipotizza anche lo slittamento per le rate del 2021: l’attuale scadenza è prevista per il 30 novembre, ma sembra probabile anche in questo un rinvio di qualche mese.