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Fisco, niente moratoria e arrivano gli arretrati: tutti i debiti che gli italiani dovranno saldare

Con la partenze delle cartelle congelate (ben 9 milioni) e lo stop alla moratoria (non prorogata dal decreto Agosto) il Fisco torna a riscuotere. “Ci sono circa 130 milioni di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivo”, avverte Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Fisco torna a bussare alle porte degli italiani. Non solo con le nove milioni di cartelle congelate da marzo, che dovrebbe partire in maniera scaglionata a partire dal 16 ottobre, ma anche con lo stop alla moratoria che non è stata prorogata durante la discussione del decreto Agosto al Senato. Uno stop che ha conseguenze dirette sulla riscossione, come avverte Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, in commissione Finanze al Senato: ci sono “circa 130 milioni di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivo”, secondo le sue dichiarazioni in audizione riportate dal Sole 24 Ore.

I debiti dei contribuenti italiani col Fisco

Ruffini fa il punto della situazione: “I contribuenti con debiti residui da riscuotere sono complessivamente circa 17,9 milioni, di cui 3 milioni sono persone giuridiche (società, fondazioni, enti, associazioni) e i restanti 14,9 milioni rappresentati da persone fisiche, di cui 2,5 milioni con un’attività economica (artigiani, liberi professionisti)”. Secondo i dati forniti dal direttore dell’Agenzia delle Entrate sono circa 220 milioni i singoli crediti ancora non riscossi, per un valore complessivo di 987 miliardi di euro.

A quanto ammontano i crediti del Fisco

I crediti superiori a 100mila euro sono 859mila, ovvero lo 0,4% del totale. Ma essendo maggiore l’importo incidono sul totale in maniera più significativa, tanto da rappresentare un valore di 626 miliardi, ben il 63% del totale. Ci sono poi 47,5 milioni di crediti con importo tra i mille e i 100mila euro, per un totale di 305 miliardi di euro. Infine, sono 171 milioni (la fetta maggiore) i crediti sotto i mille euro, ma in questo caso l’importo è minore così come i crediti da un punto di vista economico. Tra questi crediti, però, ce n'è anche una parte non esigibile.

Ruffini parla di una “ripresa progressiva” per smaltire gli arretrati nei prossimi mesi. Durante i quali, ricorda, riprende anche l’attività ordinarianormalmente svolta”. Ancora, altro tema durante l’emergenza Coronavirus è quello del dialogo con il contribuente, che dovrà avvenire anche e soprattutto a distanza, per evitare file e assembramenti. L’accesso agli uffici dovrebbe essere consentito solamente su prenotazione. E allo studio è anche l’ipotesi di istituire uno sportello web. L’obiettivo dichiarato è quello di recuperare 6,4 miliardi di euro, di cui 2,4 derivanti dalle sanatorie come la rottamazione e il saldo e stralcio.

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