Fiat, Marchionne: “non chiuderemo nessuno stabilimento in Italia”
La notizia che tanti attendevano è arrivata oggi direttamente dall'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne che, durante la conference call con gli analisti, ha promesso non solo che nessuna fabbrica verrà chiusa in Europa, ma che la Fiat nei prossimi 24-36 mesi varerà una serie di interventi di sviluppo per gli impianti presenti nel nostro Paese. "Se chiudessi un impianto in Europa dovrei costruirne uno altrove, non avrebbe senso", ha spiegato Marchionne illustrando la strategia del gruppo per i prossimi anni. La Fiat svilupperà innanzitutto nuovi modelli per il mercato italiano, 17 in tutto tra il 2013 e il 2016, razionalizzando però prodotti e posizionamento. L'intenzione di base infatti è quella di far leva maggiormente sui marchi cosiddetti premium del gruppo Fiat Chrysler come Alfa Romeo, Maserati e Jeep che hanno più appeal a livello internazionale. Dal progetto resterebbero esclusi alcuni marchi storici come Lancia che come ha detto Marchionne "non tornerà quella che era una volta perché oggi ha un appeal limitato".
Si punta sull'export – I conti dell'azienda stanno tenendo ma soprattutto grazie al risultato americano e a quello nei Paesi emergenti come il Brasile, mentre prima "del 2015-2016 le attività europee non raggiungeranno il punto di pareggio" come invece ci si era prefissato. Il nodo della sovrapproduzione dunque non è risolto, ma per contenerlo si punterà molto sull'export sul quale la Fiat è da mesi al lavoro con il Governo. Dal lingotto sperano di modificare almeno il 15% della produzione italiana e riconvertirla in prodotti per l'export perché come ha spiegato Marchionne "l'unica salvezza per le fabbriche italiane sarà quella di lavorare per i mercati esteri, visto che in Nord America e Brasile i siti sono quasi saturi", ma sul tema il gruppo dovrà trovare un accordo con i sindacati.
Marchionne rimarca le scelti vincenti del passato – "Guardiamo al futuro con un misto di eccitazione e timore, con la consapevolezza che dobbiamo uscirne lottando" ha detto l'Ad del Lingotto, rimarcando la scelta vincente del passato di non investire in nuovi modelli, "una scelta saggia che anche altri hanno considerato una scelta di efficienza industriale". Con le scelte fatte ha detto Marchionne Fiat "non è più un player marginale" in quanto "siamo stati incredibilmente prudenti e così siamo riusciti a superare la tempesta".