video suggerito
video suggerito

Fiat: “Le 19 assunzioni Fiom a Pomigliano sono ingiustificate e ci penalizzano”

Il ritorno dei metalmeccanici dopo la sentenza della Corte di Appello di Roma che obbligava Marchionne & c. a riassumerli. Ma l’azienda storce il naso: ”L’attuale organico risulta già sovradimensionato”. Gli operai prenderanno servizio il 10 dicembre, perché ora alla fabbrica “Vico” è scattata la cassa integrazione.
A cura di Biagio Chiariello
43 CONDIVISIONI
fiat-pomigliano

E' il giorno del ritorno in Fiat per i 19 operai iscritti al sindacato Fiom. Oggi, infatti, scadevano i termini fissati dalla sentenza con cui la Corte di Appello di Roma obbligava la casa di Torino a riassumere i metalmeccanici che avevano presentato ricorso presso il Tribunale capitolino per presunta discriminazione. Ieri i 19 lavoratori hanno ricevuto dall’azienda un telegramma nel quale si parlava di «comunicazioni urgenti» e oggi singolarmente hanno iniziato a siglare i contratti che contengono clausole legate all’accordo del giugno 2010 sottoscritto da Fim, Uilm, Ugl metalmeccanici, ma non da Fiom, appunto.

Dalla "discriminazione", al privilegio. Secondo Fabbrica Italia Pomigliano l'ottemperanza della sentenza sulle assunzioni degli iscritti Fiom porterà ad una situazione di maggior favore per gli iscritti al sindacato dei metalmeccanici Cgil rispetto agli altri. In una nota, la newco di Fiat per lo stabilimento campano, afferma che «l’attuale organico di Pomigliano risulta già sovradimensionato rispetto alle necessità a causa della forte flessione della domanda del mercato italiano ed europeo che comporta un ricorso alla cassa integrazione di 48 giorni nel secondo semestre di quest’anno». Non è  un caso se lo scorso 31 ottobre l'azienda di Sergio Marchionne comunicò che per riassumere i 19 operai ne sarebbero stati messi in mobilità altrettanti.

"Assunzioni ingiustificate" – La Fiat sottolinea infatti che le assunzioni, «oltre a rappresentare un onere economico aggiuntivo, sono del tutto ingiustificate dal punto di vista gestionale», costituiscono «un’ulteriore penalizzazione» e che comunque «dall’esecuzione della sentenza deriveranno alcune distorsioni». C'è da dire che le 19 tute blu riprenderanno la propria attività solo dal prossimo 10 dicembre visto che, in questi giorni, il ’Gianbattista Vico’ è chiuso per l’ennesimo turno di cassa integrazione. Nel dettaglio viene spiegato che:

 La Fiom ha inviato la lista dei suoi iscritti da cui selezionare le ulteriori 126 unità da assumere ai sensi della sentenza della Corte d’Appello di Roma del 19 ottobre u.s. Tale lista risulta composta da 109 persone sicuramente iscritte perché hanno richiesto all’azienda di operare la trattenuta della quota sindacale e altre 38 la cui effettiva iscrizione non è accertata, per un totale complessivo di 147 iscritti presunti”.

«Oggi è una bella giornata, siamo riusciti a far entrare i primi 19, ma ci arrenderemo solo quando tutti i lavoratori in cassa integrazione saranno assunti», afferma il segretario generale della Fiom di Napoli, Andrea Amendola.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views