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Fiat: “La nostra quota in Rcs è strategica”

Il gruppo torinese, in una nota alla Consob che aveva chiesto spiegazioni sulla ricapitalizzazione, sottolinea che la Fiat ha sempre ritenuto strategica la sua partecipazione in Rcs.
A cura di Antonio Palma
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Il gruppo editoriale Rcs, editore tra l'altro del Corriere della Sera, è una società strategica per il gruppo Fiat. Lo hanno ribadito dal Lingotto in una nota esplicativa inviata alla Consob  dopo che la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa aveva chiesto chiarimenti per quanto riguarda il raddoppio della quota societaria in Rcs. Dopo le critiche arrivate da più parti ma soprattutto da Diego Della Valle, dal gruppo automobilistico di Torino confermano  dunque che con il passaggio dal 10% al 20% della quota di partecipazione attraverso la ricapitalizzazione della società c'è l'impegno della Fiat a rilanciare Rcs e il suo piano industriale. Nella nota Fiat ricorda che i vertici della casa torinese sono impegnati nel capitale dell’editore milanese da quasi trent’anni, cioè sin da quando nel 1984 Gianni Agnelli partecipò al rilancio della Rizzoli dopo il dissesto finanziario, per questo non vi è nulla di anomalo nell'iniziativa.

Dal 1984 partecipazione strategica – "Fiat ritiene di aver fatto sempre con rigore, disciplina e trasparenza la propria parte, quale uno degli azionisti di rilievo, nel contribuire alla stabilità finanziaria di questa importante società italiana quotata" si legge nel comunicato, dove si aggiunge che dal 1984 Fiat "ha sempre considerato strategica questa partecipazione, dimostrandolo con i fatti e dichiarandolo apertamente". Da Torino sottolineano inoltre che Fiat "è anche parte del patto di sindacato di Rcs" e che l'operazione rientra nelle iniziative di supporto al piano per lo sviluppo 2013-2015.

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