Settembre porta bene a Fiat Chrysler Automobiles, il cui titolo ha recuperato oggi l’1,24%chiudendo a 5,72 euro (contro una chiusura dell’indice Ftse Mib della borsa di Milano in calo dello 0,77%) grazie ai dati di vendita di settembre, in particolare quelli del mercato statunitense che sebbene in leggero calo si rivelano migliori delle attese e per di più contraddistinto da un buon mix di prodotto, restando superiori ai dati del mercato italiano, ancora in crescita.
In particolare i pick-up del marchio Ram hanno letteralmente spazzato via i concorrenti Ford e Gm negli States. Le vendite di Ram sono infatti cresciute del 29% su base annua a 47.792 immatricolazioni, quelle dei pick-up Ford F sono calate del 2,6% a 67.809 mentre Chevrolet Silverado e Gmc Sierra, i due modelli di General Motors, hanno segnato un calo rispettivamente del 15,5% e dell’8,5% a 63.448 unità complessive.
Un risultato che sta già scatenando polemiche, dato che Ford e GM accusano Fca di gonfiare le vendite ricorrendo a forti incentivi: di sicuro il mercato è sempre più sostenuto da tali sconti, il cui importo medio è risultato a settembre pari a 3.923 dollari, cifra che batte il precedente record di 3.753 dollari toccato nel dicembre 2008.
Nel complesso Fca ha venduto a settembre negli Usa 192.883 vetture, con un calo dello 0,9% rispetto a 12 mesi prima, contro una riduzione attesa che oscillava tra il 4% e il 5%, mentre Ford e General Motors hanno registrato cali rispettivamente dell’8% e dello 0,6%, con i produttori giapponesi che hanno approfittato dell’empasse delle rivali, tanto che Toyota ha aumentato dell’1,5% le proprie immatricolazioni e Nissan Motor che ha registrato una crescita del 5%, mentre Honda è rimasta pressoché stabile (-0,1%).
Se negli Usa il mercato da segni di stanchezza e molti analisti prevedono che l’anno si chiuderà con un dato di vendita inferiore a quello record del 2015 (poco meno di 17,5 milioni di vetture immatricolate), in Europa lo scenario resta più positivo, cosa che potrebbe avvantaggiare ulteriormente Fca, che il mese scorso ha visto le vendite salire in Francia dell’8,4% su base annua (contro il +2,5% del mercato), grazie in particolare ai marchi Jeep e Alfa Romeo (+37% e +40% rispettivamente), con una quota di mercato salita così dal 3,8% al 4%.
Buone notizie per il gruppo guidato da Sergio Marchionne arrivano anche dalla Spagna, dove le vendite del marchio Fiat sono aumentate del 35,6% rispetto al +13,9% medio del mercato spagnolo. In questo caso a correre più di tutti (ma si partiva da numeri veramente minuscoli) sono i marchi Alfa Romeo, in aumento del 68,9% (255 vetture vendute), Jeep, che cresce del 43,9% (a 475 vetture), e Maserati (+130% con 23 immatricolazioni contro le sole 10 di un anno prima).
Una ripresa positiva delle vendite di auto in Europa dopo l’estate confermata anche dai dati italiani: il mercato ha segnato un incremento del 17,43% annuo arrivando a veder immatricolate 153.617 vettura; di queste 44.602 appartengono a Fiat Auto Chrysler (+20,5%), la cui quota di mercato sale dal 28,3% del settembre 2015 al 29,03% attuale. Tra i marchi del gruppo sul mercato nazionale primeggia Fiat (+20,75% a 31.881 vetture), mentre per gli altri brand si registrano rialzi tra il 2% e il 4% annuo delle immatricolazioni.
Considerando che nei primi nove mesi in Italia sono già state immatricolate 1.406.035 veicoli, gli analisti prevedono il 2016 possa chiudersi con un incremento a doppia cifra, con circa 1,85 milioni di vettura immatricolate (il che vorrebbe dire per Fca almeno 550-560 mila immatricolazioni), livelli che non si toccavano più dal 2010, anche se il gap rispetto ai livelli pre-crisi 2007, nota Gianprimo Quagliano, presidente del centro studi Promotor, resterà superiore al 25%.
Nel complesso tuttavia i numeri di Fca, oltre che quelli generali di mercato, piacciono agli analisti oltre che al mercato, perché lasciano prevedere un miglioramento dei margini di profitto oltre che dei flussi di cassa per il gruppo italiano, per quanto proprio in Italia la crescita continua a essere trainata da modelli di piccole dimensioni e con piccoli margini come Fiat Panda (a settembre l’auto più venduta in Italia con 12.207 immatricolazioni) e Lancia Ypsilon (5.320 vetture vendute il mese scorso).
Vero è che la più redditizia Fiat 500L si è piazzata al terzo posto con 4.881 esemplari immatricolati, la Fiat 500 (4.125) e Fiat 500X (3.573), collezionando in tutto oltre 12.500 esemplari immatricolati, ossia più della stessa Panda. Non resta ora che attendere il dettaglio dei dati di vendita della 500 negli Usa per avere una conferma del momento di grazia del gruppo, sempre in attesa di vedere qualche numero confortante dai mercati emergenti, Brasile e Cina in testa.