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Eurogruppo: ha vinto la Germania, ma per l’Italia è il miglior accordo possibile

C’è il Mes, non ci sono gli Eurobond: com’era scontato accadesse, all’Eurogruppo ha trionfato la linea della Germania e dei Paesi del Nord Europa. Per l’Italia, però, non è una sconfitta: perché in questi tre mesi ha ottenuto enormi risorse per affrontare l’emergenza Coronavirus senza sfasciare troppo i conti pubblici. Un’Europa migliore di questa non esisterà mai. Ma senza staremmo molto peggio.
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C’è il Meccanismo Europeo di Stabilità, non ci sono gli Eurobond. E c’è condizionalità per le linee di credito aperte per spese non mediche, che tradotto vuol dire che il Mes potrà chiedere il rispetto di alcuni obblighi, o l’attuazione di alcune riforme, in cambio del proprio aiuto. Questo, in estrema sintesi, il risultato dell’Eurogruppo – il consesso che riunisce i 19 ministri delle finanze dell’area Euro – che, dopo giorni di trattative, ha trovato l’accordo sugli strumenti da adottare a livello continentale per rispondere all’emergenza del Coronavirus.

Se vi interessa solo sapere chi ha vinto, potete pure fermarvi qua: hanno vinto i tedeschi. E, più in generale, ha vinto la linea Merkel secondo cui i trattati europei non si toccano, i debiti non si mutualizzano, e le decisioni le prendono i singoli Stati europei mediando tra loro, non le istituzioni comunitarie.

Hanno vinto i tedeschi, ma era scontato vincessero. Era scontato, perché  gli Eurobond, o i Coronabond, non sono previsti dagli attuali trattati comunitari e per ottenerli sarebbe stato necessario modificare i trattati europei, e pure la Costituzione tedesca, cosa per cui servirebbe il consenso di due terzi del Bundestag. Un consenso che non è mai esistito in tempi normali – Eurobond per la Germania vorrebbe dire finanziarsi a tassi d’interesse molto più alti di quelli attuali – figurarsi alla vigilia di una crisi economica che il Fondo Monetario Internazionale ha definito peggiore di quella del 1929. Ci rifiutiamo di credere che chi li ha chiesti, a partire da Giuseppe Conte, sperasse davvero di ottenerli.

Era scontato anche che rimanesse il Mes e rimanessero le condizionalità. Perché il Meccanismo Europeo di Stabilità è stato creato fuori dai trattati europei proprio allo scopo di risolvere crisi come quella attuale. Per chi non lo sapesse si tratta di un fondo che ha un capitale sottoscritto di 700 miliardi di euro che gli permette di raccogliere denaro sul mercato a condizioni estremamente vantaggiose, e di distribuirlo a costo quasi zero a Paesi coi bilanci scassati e i tassi d’interesse alle stelle. Può piacere o meno, ma le famose condizionalità servono al Mes proprio per finanziarsi a costo zero: se sui mercati si formasse la convinzione che l’Italia può attingere alle risorse di questo fondo senza alcuna condizione, come fosse un bancomat, le obbligazioni del Mes verrebbero immediatamente equiparate ai Btp italiani: spazzatura, o quasi. Anche in questo caso, chi chiedeva sapeva benissimo di non poter ottenere.

Cosa abbiamo ottenuto, allora? Abbiamo ottenuto altri soldi, centinaia di miliardi, per gli investimenti e per gli ammortizzatori sociali, dopo la sospensione del Patto di Stabilità e la promessa di acquisti illimitati di titoli di Stato da parte della Bce. E abbiamo ottenuto che per le spese sanitarie, quelle sì, il Meccanismo Europeo di Stabilità possa prestarci denaro a tassi molto vantaggiosi senza chiederci in cambio nulla. Chi oggi, guardando a tutto questo assieme, parla di Caporetto italiana – nome: Matteo, cognome: Salvini – mente sapendo di mentire, e approfitta dei sentimenti sempre più anti-tedeschi e anti-europei degli italiani per capitalizzare il consenso perso durante l’emergenza sanitaria.

Mente perché l’Italia, anche grazie allUnione Europea, alla Banca Centrale Europea, al Meccanismo Europeo di Stabilità e altri Paesi europei, ha strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria e la crisi economica post pandemia che da sola non avrebbe mai avuto. La diciamo meglio: se oggi non fossimo membri dell’Unione Europea saremmo a Washington a negoziare un prestito capestro del Fondo Monetario Internazionale, dopo aver venduto tutta l’argenteria a prezzo di saldo, anche solo per pagare pensioni e stipendi pubblici. Se nei prossimi mesi tutto andrà più o meno come sempre, è grazie a quel che l’Europa ci ha messo a disposizione.

La verità è che un’Europa migliore di questa non esisterà mai, ma senza staremmo molto peggio. Se vi aspettate che qualche politico vi racconti tutto questo, tuttavia, cascate male. Il governo vi dirà che abbiamo vinto noi il braccio di ferro con la Germania, anche se non è vero. L’opposizione vi dirà che avremmo potuto ottenere molto di più, e che a queste condizioni sarebbe stato meglio fare da soli, anche se non è vero. E noi, ahinoi, continueremo a credere agli uni e agli altri, eternamente persuasi che in questo universo possano esistere gli Stati Uniti d'Europa o che possiamo uscire dall'Unione Europea e sopravvivere. Anche solo prenderne atto, sarebbe già un enorme passo avanti.

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Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
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