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Edilizia a picco, in 5 anni perso un quarto degli occupati

In Italia l’edilizia continua a essere uno dei settori più penalizzati dalla crisi. Secondo quanto spiega l’Istat, le costruzioni assistono da quasi cinque anni a una contrazione del numero degli occupati che non ha pari in altri settori economici.
A cura di S. P.
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Appare come un dramma senza fine quello dell’edilizia italiana. Secondo quanto fa sapere l’Istat, il settore italiano delle costruzioni in circa cinque anni ha perso il 25% degli occupati. La contrazione prosegue infatti da 18 trimestri consecutivi e non ha eguali in altri ambiti dell'economia. In valore assoluto si tratta di 500 mila posti di lavoro: da 1.96 milioni di occupati nel quarto trimestre 2009 si è passati a fine 2014 a 1.45 milioni. Il settore dell’edilizia, che così si conferma uno di quelli più penalizzati dalla crisi, ha vissuto il momento più drammatico nella prima parte del 2013 ma da allora, al contrario dell'industria, dell'agricoltura e dei servizi, non ha mai mostrato alcun segnale di ripresa. Mai registrato nessun rimbalzo, neppure minimo.

Anche i recenti dati di Bankitalia confermano le difficoltà per l’edilizia. A gennaio i prestiti elargiti al settore delle costruzioni sono ammontati a 154 miliardi. Una cifra più che significativa considerando che tutto il settore manifatturiero conta su prestiti ammontati nel primo mese dell'anno a 211 miliardi. Sui 185 miliardi di euro di sofferenze bancarie registrate a gennaio, inoltre, ben 39 miliardi sono ascrivibili proprio all'edilizia, in deciso aumento rispetto ai 31 miliardi di gennaio 2014, e contro sofferenze di  35 miliardi di tutta la manifattura.

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