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Doccia fredda della Bce sull’Italia: “Non state riducendo il deficit”

Finora “non sono stati fatti tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue”, sottolinea l’ultimo bollettino dell’Eurotower, guardando al Belpaese. Sull’inflazione nell’Eurozona: “Rimarrà bassa a lungo”.
A cura di Biagio Chiariello
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L'Italia deve attivarsi per far scendere il debito. Non ci gira troppo intorno la Banca centrale europea, che nel bollettino di marzo diffuso stamattina evidenzia come Roma "non ha compiuto progressi tangibili" sulle misure aggiuntive di risanamento dei conti pubblici "rispetto alla raccomandazione della Commissione europea" di far abbassare il deficit, rimasto al 3% nel 2013, contro il 2,6% raccomandato dall'UE. L'istituto di Francoforte chiede quindi all'Italia di fare "i passi necessari" mettendo enfasi sulla necessità di portare il debito pubblico "in traiettoria discendente", proprio come richiesto da Bruxelles nella sua recente analisi sugli squilibri macro economici. In prospettiva", prosegue la Bce, "è importante effettuare i necessari interventi affinché siano soddisfatti i requisiti previsti dal meccanismo preventivo del Patto di stabilità e crescita, soprattutto per quanto riguarda la riconduzione del rapporto debito/Pil su un percorso discendente, come segnalato anche di recente dalla Commissione Europea nel contesto dell'esame approfondito sull'Italia".

La Bce poi osserva ancora nel bollettino di marzo che l'Eurozona attraverserà "un prolungato periodo di bassa inflazione" e, in questo contesto, l'istituto europeo "segue con attenzione gli andamenti nei mercati monetari ed e' pronto a prendere in considerazione tutti gli strumenti disponibili". Il consiglio direttivo della Bce, prosegue il testo, "resta fermamente determinato a mantenere l'elevato grado di accomodamento della politica monetaria e a intervenire ulteriormente con azioni risolute, se necessario". L'attività economica dovrebbe anche "trarre vantaggio da un graduale rafforzamento della domanda esterna per le esportazioni dell'area". Guardando ai fattori negativi, la Bce cita la disoccupazione che "resta elevata" e i "necessari aggiustamenti di bilancio nei settori pubblico e privato che continueranno a pesare sul ritmo della ripresa".

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