Dipendenti pubblici: in italia 368mila in meno negli ultimi 10 anni
In Italia ci sono troppi dipendenti pubblici. E' questo un luogo comune in voga da tempo, ma almeno parzialmente smentito dai numeri. Se siano troppi o no non saremo noi a dirlo, ma quello che è certo è che i dipendenti della pubblica amministrazione – al netto degli appartenenti alle forze di polizia e dei militari – sono scesi di 368mila unità (11,5%) in dieci anni, passando da 3.209.125 nel 2001 a 2.840.845 nel 2011. Lo rivela l'istat, pubblicando oggi il censimento "Industria e servizi, istituzioni e non profit: un Paese in profonda trasformazione". Nello stesso periodo è diminuito, del 21,8%, anche il numero delle istituzioni pubbliche. Ciò grazie "a una serie di interventi normativi e di processi di razionalizzazione che – spiega l’analisi – hanno portato negli anni alla trasformazione di enti da diritto pubblico a diritto privato e all’accorpamento tra istituzioni diverse".
Il censimento rivela nel dettaglio che "sono i Comuni ad aver subito la più forte contrazione del numero di addetti (-10,6%), un po’ meno si registra nelle Regioni (-8,6%). Solo le Province, le Comunità montane e isolane e le Unioni di comuni hanno aumentato nel decennio i dipendenti (+11,3% le prime, +42,9% le seconde) in coerenza con l’aumento del loro numero (da 102 a 109 le prime e da 355 a 573 le seconde)". In Sicilia, Valle D’Aosta e Provincia autonoma di Trento è aumentato il numero degli addetti in rapporto alla popolazione. La diminuzione del personale dipendente (-24,8%) "si riscontra anche nelle Altre istituzioni pubbliche (Camere di Commercio, ordini e collegi professionali, università ed enti di ricerca). Significativa anche la contrazione (-14,2%) del numero di addetti negli Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e nelle amministrazioni dello Stato: Ministeri, Agenzie dello Stato, Presidenza del Consiglio".