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Di quanto aumenterà la busta paga con il taglio del cuneo fiscale

Da mercoledì 1 luglio entra in vigore il taglio del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, del settore pubblico e privato, previsto dalla legge di Bilancio. “Significa più soldi in busta paga, con aumenti fino a 100 euro al mese. Non sarà la rivoluzione, ma è sicuramente un importante passo avanti”, ha detto il ministro Luigi Di Maio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Da mercoledì 1 luglio entra in vigore taglio del cuneo fiscale che interesserà 16 milioni di lavoratori. "Significa più soldi in busta paga, con aumenti fino a 100 euro al mese. Non sarà la rivoluzione, ma è sicuramente un importante passo avanti. Il prossimo dovrà essere una grande e ambiziosa riforma fiscale che dovrà interessare tutti, perché il tema delle tasse esiste e va affrontato con coraggio. È l'unica strada da intraprendere per sostenere famiglie, lavoratori e imprenditori". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5s) in un post su Facebook.

Quanto vale il taglio del cuneo fiscale

Il provvedimento è previsto dal decreto legge varato a marzo, che attuava una norma della legge di Bilancio con cui sono stati stanziati 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi per il 2021 per la riduzione del carico fiscale sullo stipendio lavoratori dipendenti, estendendo la platea dei percettori dell'attuale ‘bonus Irpef' di 80 euro, che viene di fatto abrogato. Ma a quanto ammonta esattamente il taglio del cuneo fiscale? Vediamo quale sarà il beneficio per i lavoratori.

In sostanza per i dipendenti con redditi medio bassi compresi tra 8.174 euro e 28.000 euro, il bonus è riconosciuto direttamente in busta paga, per un importo pari a 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori, e fino a 40mila euro, è riconosciuta una nuova detrazione fiscale. "A partire da 28mila euro il beneficio è sotto forma di detrazione fiscale sperimentale per 112020 di valore decrescente (pari a 480 euro rimodulati che scende a 8o euro per un reddito di 35mila euro lordi per poi progressivamente azzerarsi)", scrive il Sole 24 Ore, che passa in rassegna i diversi aumenti di stipendio che i dipendenti si troveranno in busta paga da luglio, differenziando tra pubblico e privato.

Per quanto riguarda il settore scuola, ci sarà un incremento netto mensile in busta paga di 73,49 euro, che corrisponde a una variazione del netto del 4,21%. L'aumento più cospicuo riguarda i ministeri: i dipendenti si troveranno in busta paga 100 euro in più, con una variazione del netto del 5,54%. I corpi di polizia avranno un nuovo bonus mensile di 50,8 euro, con una variazione del netto del 2,24%. Il servizio sanitario nazionale godrà dell'aumento di 76,33 euro, con una variazione del netto del 3,49%. L'aumento in busta paga per il settore università è solo di 5,79 euro, con lo 0,24% di  variazione del netto.

Per quanto riguarda il privato gli impiegati della manifattura che hanno un reddito medio annuale di 30.721 euro, si vedranno in busta paga 92,23 euro mensili in più, con una variazione della retribuzione netta del 4,69%. Nessun aumento invece per i dirigenti. Per gli operai della fornitura di energia elettrica, con redditi medi di 33.972 euro, l'aumento previsto dal 1 luglio è di 82,93 euro mensili, con una variazione della retribuzione netta del 3,90%. Gli impiegati nelle costruzioni invece avranno un aumento dello stipendio di 20 euro, con una variazione della retribuzione nella del 1,26%.

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