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Della Valle: “I vertici Fiat? Furbetti, non imprenditori seri”

Il patron della Tod’s attacca Marchionne e Elkann. Montezemolo difende il Lingotto: “Parole inaccettabili”
A cura di Redazione
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Diego Della Valle a testa bassa Politici ora basta

Il piano Fiat, gli investimenti sugli stabilimenti italiani e la possibilità che il Lingotto chiuda definitivamente i battenti in Italia: sono opzioni estreme ma il mondo politico e imprenditoriale ci pensa, dopo le parole di Sergio Marchionne sul "modello superato" rappresentato dalla tanto pubblicizzata "fabbrica Italia".

E in serata, dopo i nervosismi e le parole di preoccupazione che si sono rincorse, Diego Della Valle, il patron della Tod's, si è scagliato con forza contro i vertici di Torino, Marchionne ed Elkann definendoli "furbetti cosmopoliti".

"Il vero problema della Fiat – attacca – non sono i lavoratori, l'Italia o la crisi che sicuramente esiste: il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate". Le pesanti accuse provocano la reazione del presidente della Ferrari, e suo socio in Ntv, Luca Cordero di Montezemolo: "Espressioni assolutamente inaccettabili, che non dovrebbero mai far parte di una dialettica tra imprenditori". Il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ribadisce che chiederà al Lingotto "tutti i chiarimenti" e la leader della Cgil, Susanna Camusso accusa: "Marchionne ha avuto la produttività in più e non ha fatto nulla. L'accordo di Pomigliano è una barbarie".

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