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Def, la promessa del governo: nel 2021 non ci sarà alcun aumento di Iva e accise

Il governo, nel Documento di economia e finanza, assicura che nel 2021 non ci sarà un aumento dell’Iva e delle accise. Verranno, quindi, disinnescate le clausole di salvaguardia introdotte con la legge di Bilancio del 2020. Per disattivare l’aumento dell’Iva e delle accise serviranno, nella prossima manovra, 23,1 miliardi di euro.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo assicura, nel Def, che nel 2021 non aumenteranno l’Iva né le accise. Contrariamente a quanto previsto con le clausole di salvaguardia inserite nell’ultima legge di Bilancio. Nel Documento di economia e finanza il governo scrive esplicitamente: “Sarà prevista, inoltre, la soppressione degli aumenti dell’Iva e delle accise previsti dalla legislazione vigente per il 2021 e gli anni seguenti”. L’aumento dell’Iva era previsto dal 22% al 25% per quella ordinaria e dal 10% al 12% per quella ridotta. Disinnescare le clausole di salvaguardia richiede, complessivamente, 23,1 miliardi di euro.

Def, governo prevede di disinnescare clausole Iva

Nel Def, nel capitolo dedicato alla prossima legge di Bilancio da approvare in autunno, si legge: “Con lo scopo di ridurre il carico fiscale per le famiglie e le imprese la manovra dispone, per il 2020, la completa disattivazione delle clausole di salvaguardia (aumenti automatici Iva e delle accise sui carburanti) per complessivi 23,1 miliardi. A partire dal 2021 sono parzialmente ridotti gli aumenti previsti delle aliquote Iva e riviste le aliquote delle accise carburanti, con un beneficio fiscale netto di 8,6 miliardi nel 2021”.

Perché un aumento dell'Iva deve essere evitato

Un aumento dell’Iva, d’altronde, rischierebbe di avere un impatto catastrofico sui consumi, già fortemente segnati (con un evidente crollo) dall’emergenza Coronavirus. Il Pil nel 2020 è destinato a crollare, ma “la crescita del Pil tornerebbe in territorio positivo nel 2021, con un incremento del 4,7 per cento. Coerentemente con le valutazioni degli esperti sanitari, la previsione per il 2021 sconta che dal primo trimestre del 2021 si renda disponibile su larga scala un vaccino contro il COVID-19 e che ciò dia luogo ad un’ulteriore ripresa dell’attività economica. D’altro canto, la legislazione vigente prevede un corposo aumento dell’Iva e delle accise sui carburanti a gennaio 2021. Un inasprimento delle aliquote provocherebbe un abbassamento della crescita del PIL reale rispetto ad uno scenario di invarianza delle imposte pari ad almeno 0,4 punti percentuali nel 2021 secondo le consuete stime ottenute con il modello ITEM”. Motivi per cui l’aumento dell’Iva va assolutamente evitato.

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