Decreto Ristori, arriva il bonus di Natale: indennità da 1.000 euro per i lavoratori precari
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Ristori quater, che stanzia anche 700 milioni per il bonus di Natale da mille euro per lavoratori precari del turismo, delle terme e dello spettacolo. Questi fondi, inoltre, serviranno anche per l’indennità da 800 euro riconosciuta, sempre per dicembre, per i lavoratori dello sport. In totale il decreto vale 8 miliardi, la maggior parte dei quali utilizzati per il rinvio delle tasse, con pagamenti posticipati al 2021: entro il primo marzo quelli della pace fiscale ed entro il 30 aprile gli altri. Il decreto sarà accorpato ai precedenti dl Ristori, arrivando così a un provvedimento unico per aiutare famiglie e imprese in difficoltà a causa del Covid.
Bonus di Natale da 1.000 euro: a chi spetta
Come riportato nella nota diffusa da Palazzo Chigi dopo l’approvazione del decreto, viene erogata una nuova indennità “una tantum di 1.000 euro per gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica”. L’indennità vale anche per altre categorie: “Gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti, gli stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro involontariamente, gli intermittenti e gli incaricati di vendite a domicilio”. Sempre per il mese di dicembre si prevede poi l’indennità erogata da Sport e Salute spa, da 800 euro, per i lavoratori del settore sportivo: “Si tratta dei lavoratori del mondo dello sport titolari di rapporti di collaborazione con il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva e le Società e Associazioni sportive dilettantistiche, riconosciuti dal Coni e dal Comitato Paralimpico”.
Come funziona l’indennità di Natale per i lavoratori precari
Il bonus, di fatto, consiste in un’indennità per i lavoratori precari. Come detto va agli addetti del turismo, delle terme e dello spettacolo oltre ad altri stagionali, somministrati, lavoratori a chiamata, venditori a domicilio, intermittenti, autonomi privi di partita Iva e iscritti alla gestione separata Inps. Sono, in pratica, le categorie del bonus di marzo e aprile da 600 euro, rinnovato poi dal decreto Agosto e dal decreto Ristori bis per il mese di novembre. Per i bonus, compreso quello per i lavoratori dello sport, vengono stanziati in totale 700 milioni, di cui 170 proprio destinati allo sport. Inoltre con il decreto approvato in Cdm rientrano tra i codici Ateco anche gli agenti di commercio, finora esclusi dai ristori a fondo perduto. Il bonus va a chi non è titolare di pensione, non ha un altro lavoro dipendente e non percepisce la Naspi.