Decreto Rilancio, tutte le misure per la sanità: più assunzioni e aumentano terapie intensive
Tre miliardi e 200 milioni per la rete ospedaliera e assistenziale. Un incremento di 3.500 posti letto in terapia intensiva che diventano stabili. L’assunzione di 9mila infermieri e una serie di misure riguardanti le specializzazioni in medicina e i reparti Covid. Sono queste le novità per il mondo della sanità previste dal decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri. Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, si prevede “il potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliera, di quella assistenziale e dell’attività di sorveglianza attiva. Sono stanziati complessivamente, per il solo 2020, oltre 3 miliardi e 200 milioni di euro”.
Aumentano i posti in terapia intensiva
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato al termine del Cdm che i posti in terapia intensiva sono aumentati del 115%, passando dai 5.179 in tutta Italia prima dell’emergenza, fino agli oltre 11mila attuali. Il decreto prevede di rendere stabile l’incremento di 3.500 posti in terapia intensiva determinato dall’emergenza. Inoltre, “si stabilisce la riqualificazione di 4.225 posti letto di area semi-intensiva, che saranno fruibili sia in regime ordinario, sia in regime di trattamento infettivologico ad alta intensità di cure e il 50% dei quali dovrà essere immediatamente convertibile in posti letti di terapia intensiva”. Ancora, fino al 31 dicembre saranno disponibili 300 nuovi posti letto in terapia intensiva in quattro strutture non fisse, ciascuna con 75 posti.
Le assunzioni di infermieri e le misure anti-Covid
Il decreto introduce la figura dell’infermiere di famiglia o di comunità, per potenziare “la presa in carico sul territorio dei soggetti infettati da COVID-19”. A questo fine si autorizza l’assunzione di un numero massimo di 9mila infermieri, ma anche di assistenti sociali e socio-sanitari. Per quanto riguarda le strutture in cui si trovano pazienti Covid, “si consoliderà la separazione dei percorsi per i pazienti sospetti COVID-19 o potenzialmente contagiosi, rendendola strutturale e assicurando la ristrutturazione dei pronto soccorso con l’individuazione di distinte aree di permanenza, in attesa di diagnosi”. Ancora, viene incrementato di 1,5 miliardi il Fondo per le emergenze nazionali, con un miliardo destinato al finanziamento degli interventi di competenza del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria.
I premi al personale sanitario e le borse di studio
Speranza sottolinea anche lo stanziamento di 240 milioni per le nuove assunzioni e il finanziamento di 4200 nuove borse di specializzazione. Nel 2020 Regioni e province autonome possono incrementare i fondi della contrattazione integrativa per riconoscere al personale sanitario che ha lavorato per fronteggiare l’emergenza Covid un premio per il servizio svolto. Per le borse di studio degli specializzandi di medicina viene incrementato, dal 2020 al 2024, il fondo di quasi 100 milioni di euro. Infine, vengono stanziate risorse anche per il potenziamento del sistema sanitario militare e per il pagamento degli straordinari delle forze armate e delle forze di polizia.