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Decreto Rilancio, Conte: “C’è un Paese in grande difficoltà, è premessa per ripresa”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parla al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto Rilancio: “C’è un Paese in grande difficoltà, una comunità in grande sofferenza e la manovra per fronteggiare questa fase dell’emergenza contiene anche delle premesse perché questa ripartenza possa concretizzare una ripresa economica e sociale”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parla in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il Decreto Rilancio a sostegno dell’economia italiana, delle imprese e delle famiglie. Conte parla di un “testo complesso, 55 miliardi, pari a due manovre. Ogni ora di lavoro pesava perché dovevamo intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo, ma vi assicuro che non è stato un minuto di più di quello necessario. Ora il testo passerà al Parlamento”, afferma il presidente del Consiglio. Che aggiunge: “C’è un Paese in grande difficoltà, una comunità in grande sofferenza e la manovra per fronteggiare questa fase dell’emergenza contiene anche delle premesse perché questa ripartenza possa concretizzare una ripresa economica e sociale. Ci sono persone rimaste senza lavoro, senza un reddito, commercianti che rischiano di chiudere, imprenditori che non sanno se continuare. Il vostro grido di allarme non c’è mai sfuggito”.

Conte si sofferma poi su alcune delle misure, partendo dal bonus per gli autonomi, gli aiuti alle famiglie, il reddito di emergenza. Ma anche la cassa integrazione. Assicurando che ora è necessario far arrivare gli aiuti “in maniera semplice e rapida” a imprese e famiglie.  Poi Conte parla del bonus per i lavoratori autonomi: “Agli autonomi prevediamo 600 euro subito, che andranno a chi ne ha già beneficiato arriveranno subito. E poi, con una seconda tranche, integriamo con un ristoro da mille euro. Che verrà erogato anche alle società. Le misure di sostegno per le imprese sono molto cospicue”. “Tagliamo 4 miliardi di tasse”, afferma il presidente del Consiglio, parlando sempre delle imprese. Il decreto rinvia tutti gli adempimenti a settembre, ricorda Conte, parlando anche degli affitti dei locali pagati che verranno recuperati.

Poi Conte riassume le principali misure del decreto:

Abbiamo degli interventi per le famiglie. Con il Reddito di emergenza, da 400 a 800 euro, rinnoviamo il bonus per il baby sitting. E chi non lo usa per una baby sitter lo può usare anche per i centri estivi e per l’infanzia. E abbiamo lavorato per rafforzare questa offerta estiva. Rinnoviamo i congedi parentali. Una particolare attenzione abbiamo dedicato anche alle persone con disabilità, incrementiamo un fondo, istituiamo il Fondo per le strutture con una dotazione di 40 milioni, oltre ad altre misure.

Introdurremo un bonus per la casa: tutti potranno ristrutturare per rendere le abitazioni più green. Non si spenderà un soldo per queste ristrutturazioni. Tre miliardi e 250 milioni per la sanità. Abbiamo poi la scuola al centro dell’azione di governo: abbiamo un miliardo e 450 milioni in due per programmare un rientro a settembre in piena sicurezza, per la digitalizzazione, per svolgere gli esami di maturità di presenza in sicurezza. Diamo un segnale chiaro per stabilizzare il corpo docente, con 16mila nuovi posti per insegnanti, quindi a regime arriveremo a 78mila nuovi insegnanti di ruolo.

E investiamo anche sul futuro: un miliardo e 400 milioni vanno a università e ricerca. Avremo nuovi 4mila ricercatori, ci auguriamo che tanti brillanti giovani all’estero potranno rientrare. Poi ancora il turismo: abbiamo un buono per le vacanze fino a 500 euro per le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. Abbiamo un fondo strategico per il turismo con 150 milioni e un fondo per la promozione del turismo in Italia da 20 milioni. I ristoranti e i bar potranno occupare suolo pubblico non pagando. La cultura: abbiamo un occhio di attenzione per i nostri artisti, per gli iscritti al fondo dello spettacolo arriverà l’indennità di 600 euro per aprile e maggio. E abbiamo anche un fondo cultura per investimenti e valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio culturale.

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